Gli amaretti sono dei biscottini di piccola pasticceria a base di mandorle, conosciuti in tutte le regioni d’Italia in diverse versioni.
Sicuramente tra i più celebri ricordiamo l’amaretto di Saronno, in Lombardia, che è piccolo, friabile e croccante e quello ligure che invece è più grande e morbido.
Gli amaretti sono molto semplici da realizzare, e richiedono solo albumi, zucchero, mandorle pelate e aroma di mandorla.
Basterà frullare il tutto per ottenere un composto omogeneo e morbido con cui riempire una sac à poche e formare dei deliziosi ciuffetti da cuocere in forno.
Gli amaretti sono buonissimi mangiati da soli ma anche in accompagnamento a tè o caffè o come ingrediente di dolci golosi a base di cioccolato o pesche, per esempio.
Sono completamente senza glutine e senza lattosio, perfetti quindi anche per celiaci e intolleranti.
Andiamo a scoprire come preparare in maniera semplice degli ottimi amaretti fatti in casa.
Categoria: Biscotti
Versate le mandorle nel boccale del mixer e aggiungete circa metà dello zucchero [1].
Aggiungete anche metà dell’albume e iniziate a frullare [2].
Gli amaretti si conservano a temperatura ambiente, chiusi in un sacchetto per alimenti, per una settimana.
E’ consigliabile tritare finemente le mandorle per fare in modo che l’impasto abbia la consistenza e l’assorbimento di liquidi giusti. Ricordiamo, però, che serve frullare solo fino a quando sono ridotti in farina perché se si va oltre inizieranno a rilasciare olio.
Una volta frullati gli ingredienti, dovrete formare dei ciuffetti tramite una sac à poche, l’unico modo per preparare degli amaretti il più possibile uguali per forma e dimensioni.
Si sconsiglia la congelazione.
Gli amaretti si possono realizzare più o meno grandi, a seconda dei gusti. La dimensione ottimale si aggira intorno ai 6 cm e per una versione più golosa, potete farcirli con una crema a piacere e unirli, come fossero dei baci di dama. Puoi utilizzare l’aroma di mandorla amara o quello classico, mentre fondamentale è l’utilizzo dell’ammoniaca per dolci.
Dei dolcetti perfetti a fine pasto
Alla ricetta tradizionale che abbiamo presentato possono essere aggiunti, in alcuni casi, miele, lievito o latte, a seconda delle varianti, oltre che conservanti nell'ambito della produzione industriale.
Diffusi praticamente in ogni regione d'Italia, è bene però precisare che ne esistono due versioni diverse: una è quella dell'amaretto di Saronno, friabile e croccante, come quello presentato in questa ricetta. Viene spesso utilizzato in preparazioni come le pesche ripiene alla piemontese, il bunet e alcuni tipi di tiramisù.
L'altro, invece, è l'amaretto di Sassello, più vicino al marzapane, abbastanza morbido e che si scioglie in bocca.
La video ricetta del giorno
Guarda le Ricette di oggi »
Hai provato la ricetta?
Hai dubbi o domande?
Accedi per commentare