Gli amaretti sono dei deliziosi dolcetti grandi quanto una noce preparati con mandorle, zucchero, albumi e ammoniaca.
Sono completamente senza glutine e senza lattosio, perfetti quindi anche per celiaci e intolleranti.
Diffusi praticamente in ogni regione d'Italia, è bene però precisare che ne esistono due versioni diverse: una è quella dell'amaretto di Saronno, friabile e croccante, come quello presentato in questa ricetta. Viene spesso utilizzato in preparazioni come le pesche ripiene alla piemontese, il bunet e alcuni tipi di tiramisù.
L'altro, invece, è l'amaretto di Sassello, più vicino al marzapane, abbastanza morbido e che si scioglie in bocca.
Sia l'amaretto morbido che quello di Saronno presentano una forma tondeggiante, quasi si trattasse di una piccola calotta, e spaccature in superficie.
Preparare in casa gli amaretti non è difficile, l'unico accorgimento è di rispettare i tempi di riposo in frigorifero, in modo da ottenere la giusta consistenza post cottura. Inoltre abbiamo utilizzato le mandorle amare, chiamate armelline: in caso non si trovino, è possibile sostituirle con la stessa quantità di mandorle dolci aggiungendo però qualche goccia di estratto di mandorla amara.
Andiamo a scoprire come preparare in maniera semplice degli ottimi amaretti fatti in casa.
Categoria: Biscotti
Per iniziare a preparare gli amaretti, mettiamo le mandorle dolci pelate in una teglia. Accendiamo il forno impostandolo a 200°C e quando sarà ben caldo inforniamole. Dopo circa due minuti saranno tostate al punto giusto.
Versiamole nel mixer e frulliamole assieme allo zucchero a velo e alle mandorle armelline, fino ad ottenere una sorta di farina. Non andiamo oltre, poiché le mandorle inizieranno a rilasciare l'olio.
Mettiamo quanto ottenuto in una terrina, uniamo il bicarbonato e gli albumi. Amalgamiamo gli ingredienti con le mani o una spatola fino a ottenere un impasto morbido dall’aspetto omogeneo.
Copriamo la ciotola con la pellicola trasparente e lasciamo riposare il nostro impasto a base di mandorle nel frigorifero per tutta la notte.
Il giorno seguente riprendiamo il composto e con le mani leggermente inumidite realizziamo delle piccole palline, della dimensione che vogliamo.
Sistemiamole sopra una teglia coperta di carta da forno distanziandoli bene gli uni dagli altri. Preriscaldiamo il forno a 150° e, quando ha raggiunto la temperatura, inforniamo per quindici minuti a forno ventilato oppure per venti minuti a forno statico già caldo.
Prima di gustare gli amaretti, mettiamoli sopra una griglia e lasciamoli raffreddare completamente.
Conserviamo gli amaretti ben chiusi in un sacchetto per 2-3 giorni.
Dei dolcetti perfetti a fine pasto
Alla ricetta tradizionale che abbiamo presentato possono essere aggiunti, in alcuni casi, miele, lievito o latte, a seconda delle varianti, oltre che conservanti nell'ambito della produzione industriale.
Tra le regioni in cui l'amaretto è più diffuso troviamo, oltre alla Lombardia, il basso Piemonte e la Liguria, per l'appunto nella zona del Sassello.
In Piemonte, poi, esistono alcune varianti a base di nocciole, mentre a Modena l'amaretto viene cucinato usando sia mandorle dolci che mandorle amare.
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