Pe iniziare prepariamo la pasta frolla. In un recipiente o sulla spianatoia, disponiamo a fontana la farina e lo zucchero. Al centro inseriamo il burro a pezzetti freddo di frigorifero, i tuorli, un pizzico di sale e l'aroma di vaniglia.
Lavoriamo insieme tutti gli ingredienti rapidamente, evitando di riscaldare troppo il burro. Ottenuto un composto compatto e omogeneo, formiamo una palla, avvolgiamola in un foglio di pellicola trasparente e poniamola a riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Intanto dedichiamoci al ripieno: in una ciotola, abbastanza grande, versiamo la ricotta, lo zucchero e i tuorli e lavoriamo con una frusta fino ad ottenere una crema liscia.
Sbricioliamo gli amaretti e uniamoli al composto, insieme alle gocce di cioccolato e ai due cucchiai di liquore. diamo una breve mescolata e la nostra farcitura è pronta.
Imburriamo e infariniamo uno stampo per crostata di 24 cm di diametro e accendiamo il forno a 180° per farlo riscaldare.
Trascorso il tempo di riposo, riprendiamo la pasta frolla. Togliamone un 1/3 e mettiamolo da parte, stendiamo la parte rimanente con un mattarello fino a uno spessore di 4-5 mm e foderiamo la tortiera.
Farciamo con la crema di ricotta e amaretti, livelliamo la superficie con un cucchiaio. Stendiamo il resto dell’impasto e tagliamo con una rotella dentellata delle strisce e disponiamole sulla crostata in modo da creare il tipico reticolato.
Ultimato quest’ultimo inforniamo per 40 minuti circa. Ultimata la cottura, facciamo raffreddare per almeno un'ora prima di servire.
Il dolce ottimo il giorno dopo, può essere realizzato in anticipo e conservato in un luogo fresco per circa 3-4 giorni.
Eventualmente possiamo sostituire la ricotta di pecora con quella vaccina, dal gusto più neutro.
La crostata di ricotta e amaretti è un dolce adatto a tutte le stagioni, che possiamo servire come dessert di fine pasto, abbinato a un vino dolce delicato o a colazione e merenda insieme a un caffè o una tazza di tè.
Lo sapevi che la nascita della crostata come dolce possa essere ricondotto addirittura all'epoca precristiana? Purtroppo le sue origini non sono ben chiare, infatti esistono numerose leggende a riguardo. Quello che è certo, però è che era un dolce povero, fatto con ingredienti semplici che arrivò perfino sulle tavole della corte dei Borboni.
Si dice infatti che fosse l'unico dolce a strappare un sorriso alla regina Maria Teresa, d'Austria, soprannominata “la Regina che non sorride mai”.
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