I taralli dolci siciliani sono dei deliziosi biscotti a forma di ciambella, glassati, fragranti e profumati, che si preparano in occasione del 2 novembre, la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti. Rispetto ai classici taralli salati, sono molto più grandi.
L’impasto dei taralli dolci si prepara con farina, zucchero, uova, strutto e ammoniaca per dolci, che conferiscono loro una consistenza friabile e leggera. Il profumo della scorza di limone e la copertura di glassa al limone donano a questi taralli glassati un gusto inconfondibile e una superficie candida e lucente, tipica dei dolci di una volta.
In una ciotola capiente si uniscono farina, zucchero, sale, scorza di limone grattugiata, ammoniaca e strutto, quindi si incorporano le uova e infine il latte a temperatura ambiente, mescolando a mano o con la foglia della planetaria fino a ottenere un impasto omogeneo, morbido ma compatto.
Il panetto viene poi diviso in pezzetti da circa 80-90 grammi e da ciascuno si formano dei cordoncini lunghi 45-50 cm. Si ripiegano su sé stessi e si attorcigliano per creare la classica forma a doppio intreccio, chiudendo le estremità per ottenere una ciambellina perfetta. I taralli vengono disposti su una teglia rivestita di carta forno e cotti a 180°C per 20-25 minuti, finché assumono una leggera doratura.
Una volta intiepiditi, si prepara la glassa al limone, mescolando zucchero a velo con succo di limone e pochissima acqua, fino a ottenere una consistenza densa e vellutata. Ogni tarallo viene immerso nella glassa e lasciato asciugare a temperatura ambiente, assumendo così il tipico aspetto bianco brillante.
I taralli dolci siciliani glassati sono perfetti come fine pasto accompagnati da un bicchierino di vino liquoroso, oppure come dolcetto da regalare, confezionati in sacchettini trasparenti o scatole decorate.
Semplici, tradizionali e irresistibili, i taralli dolci sono un piccolo capolavoro della pasticceria casalinga che racchiude tutta la dolcezza della Sicilia.
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Categoria: Dolci
Metto la farina in una ciotola capiente, aggiungo lo zucchero, il sale, la scorza di limone, l'ammoniaca e lo strutto [1].
Unisco anche le uova [2].
e infine il latte a temperatura ambiente [3].
Impasto bene, a mano o con la foglia della planetaria, fino a ottenere un panetto omogeneo, morbido ma sodo e non appiccicoso [4].
Divido con un tarocco il panetto in pezzetti del peso di circa 80-90 g ognuno [5].
Ricavo da ogni pezzetto dei cordoncini della lunghezza di circa 45-50 cm [6].
L’impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso. Se è troppo molle, aggiungi un po’ di farina; se troppo duro, qualche goccia di latte.
Sì, puoi usare burro nella stessa quantità, ma i taralli risulteranno leggermente meno friabili e più “burrosi” nel gusto.
L’ammoniaca rende i taralli più leggeri e croccanti. Se usi il lievito, avranno una consistenza più simile a quella di una frolla.
Mescola zucchero a velo con succo di limone e pochissima acqua, fino a ottenere una glassa densa ma fluida. Immergi i taralli tiepidi e lasciali asciugare a temperatura ambiente. La caratteristica principale dei taralli dolci è la glassa al limone che li ricopre. Se la tua dovesse essere troppo fluida ti consigliamo di glassarli, farli asciugare e poi ripetere l'operazione una seconda volta per ottenere una glassa più spessa e golosa.
Si conservano fino a una settimana in una scatola di latta o in un contenitore ermetico, al riparo dall’umidità.
Devono risultare friabili e leggermente croccanti fuori, ma non duri. La consistenza perfetta ricorda quella dei biscotti da inzuppo.
Certo: oltre al limone puoi usare arancia, vaniglia o un pizzico di cannella per un tocco più speziato. In alcune versioni vengono preparati senza glassa o con glasse al cioccolato o al pistacchio, in perfetto stile siciliano.
I taralli dolci siciliani sono una coccola autunnale da gustare anche, perché no, con una buona tazza di tè fumante, un dolce rustico e autentico.
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