Grande classico della cucina popolare romana e amato in tutto il mondo, le penne all’arrabbiata sono un primo piatto piacevolmente piccante, spesso sinonimo di convivialità.
Estremamente semplice da preparare ma, altrettanto gustoso, può rivelarsi un'ottima scelta per cene dell'ultimo minuto dove, in poco tempo e con pochi ingredienti, si potrà fare un figurone con i propri ospiti!
Tradizione narra che l’appellativo “arrabbiata” derivi dal fatto che, mangiandone un piatto, si diventi paonazzi in volto come se si fosse in preda all’ira. È la presenza del peperoncino, vaso dilatatore naturale, che accende il rossore in viso caratteristico di quando si gusta questa prelibatezza.
Un primo piatto che è una garanzia, ideale per una cena tra amici, perché, velocissimo da preparare, piace sempre a tutti, magari accompagnato da un bicchiere di vino rosso o una birra fredda.
La ricetta tradizionale della pasta all’arrabbiata prevede ingredienti poveri e semplici, ma ciò non toglie che è fondamentale seguire dei piccoli accorgimenti per realizzarla al meglio.
Dalla cottura al dente, al prezzemolo aggiunto rigorosamente a crudo e alla scelta degli ingredienti vi sveleremo i piccoli segreti per un’arrabbiata di successo.
Vediamo insieme come preparare le penne all'arrabbiata!
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Categoria: Primi
Per preparare le penne all’arrabbiata iniziamo tagliando a piccoli cubetti i pomodori pelati, in alternativa potete anche schiacciarli con una forchetta [1].
Su un tagliere tritiamo finemente il prezzemolo [2].
Quindi sbricioliamo il peperoncino secco e sistemiamolo in un’ampia padella, con uno spicchio d’aglio schiacciato ed un filo d’olio. Lasciamo soffriggere dolcemente per qualche minuto, facendo attenzione che l’aglio non si colori troppo [3].
Aggiungiamo i pomodori, diamo una mescolata ed aggiustiamo di sale. Cuociamo per 10/12 minuti, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo mettiamo sul fuoco abbondante acqua per cuocere la pasta [4].
Quando il sugo sarà quasi pronto, dovremo ottenere un sugo ristretto, cuociamo anche la pasta, seguendo i tempi di cottura al dente riportati sulla confezione [5].
Togliamo l’aglio e trasferiamo la pasta direttamente nella padella del sugo; saltiamola per qualche istante a fuoco vivace e aggiungiamo un mestolino di acqua di cottura se necessario, quindi spegniamo.
Aggiungiamo il prezzemolo tritato e mescoliamo un‘ultima volta.
Serviamo la pasta nelle fondine individuali, aggiungendo una grattugiata di pecorino, se piace [6].
Le penne all’arrabbiata possono essere riscaldate in padella il giorno dopo, ma la pasta perderà la cottura al dente.
Le penne all’arrabbiata sono un primo piatto molto semplice da realizzare, ma per una riuscita ottima è fondamentale utilizzare materie prime di primissima qualità: quindi scegliamo della buona pasta trafilata al bronzo ed evitiamo le polveri già pronte. Per quanto riguarda la scelta del peperoncino, preferiamo una media piccantezza, altrimenti la pasta sarà immangiabile!
Si sconsiglia la congelazione.
Eventualmente, per una versione alternativa, possiamo aggiungere della pancetta a cubetti da soffriggere prima di unire i pelati.
La pasta all'arrabbiata è un primo piatto veloce, per un pranzo o una cena in compagnia.
Consigliamo di servirlo in abbinamento ad un vino rosso fermo, abbastanza corposo, che sia in grado di fronteggiare ed esaltare il sapore forte del peperoncino: le etichette più indicate sono, quindi, quelle tipiche dei vitigni abruzzesi quali, ad esempio, il Montepulciano d'Abruzzo oppure il Pinot Nero.
Esistono delle varianti che, nel tempo, alcune regioni italiane hanno ideato adattando la ricetta tradizionale delle penne all'arrabbiata ai sapori tipici della propria terra. Tra queste non possiamo non citare quella siciliana, che prevede l'aggiunta di melanzane, quella napoletana, arricchita con olive nere ed erbe aromatiche, e quella calabrese, per preparare la quale bisogna utilizzare due filetti di acciughe, delle olive nere e verdi tagliate a pezzettini e dei capperi.
Il nome con cui viene definita questa pasta, è riferito al gusto forte del peperoncino che può causare rossore in volto a chi lo mangia, come se fosse appunto arrabbiato.
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