Conosciamo meglio la barbabietola rossa, tubero dal colore rosso intenso e dal sapore dolce e terroso, che assicura innumerevoli benefici all'organismo
La barbabietola, forse ancora poco usata e apprezzata, è un tubero che offre molteplici benefici all'organismo, oltre ad avere un gusto e un colore decisi e caratteristici.
Non a caso è una radice commestibile amata dai grandi chef stellati e utilizzata per dare gusto e un tocco di colore a moltissimi piatti, appartiene alla stessa famiglia delle patate, dello zenzero, delle carote e dei ravanelli.
L'Italia è il primo produttore in Europa e la zona principale di produzione è il Piemonte.
Esistono moltissime varietà di barbabietola: da orto, da zucchero e da foraggio (destinata all'alimentazione degli animali).
Soffermiamoci adesso su quella da tavola (comunemente definita barbabietola rossa) e scopriamone proprietà e usi in cucina.
La barbabietola rossa non è solo fresca e molto gustosa, il ché la rende perfetta per la preparazione di moltissime ricette, ma è anche straordiriamente salutare.
Il suo consumo apporta all'organismo moltissimi benefici.
È ricca di sali minerali, vitamine, oligoelementi e antiossidanti.
Questi ultimi permettono di eliminare le tossine presenti nell'organismo e svolgono un'importante funzione antiinfiammatoria e protettiva sui vasi sanguigni.
Ciò è il motivo per il quale il succo di barbabietola è particolarmente indicato per coloro che accusano problemi venosi e di fragilità capillare.
Inoltre, la barbabietola è anche conosciuta come ricostituente naturale: interviene contro la stanchezza, la mancanza di appetito e l'anemia.
I microelementi presenti al suo interno intervengono sui globuli rossi bilanciando i livelli di ferro nel sangue.
Un'altra valida ragione per consumarla? La sua capacità di equilibrare la flora batterica, così come fa lo yogurt e altri alimenti ricchi di fibre, favorendo lo sviluppo dei cosiddetti batteri buoni.
Attenzione però, perché nonostante le sue innumerevoli proprietà nutrizionali, esistono situazioni specifiche in cui è preferibile evitarne il consumo.
Ad esempio, è sconsigliata per chi soffre di diabete, visto l'elevata percentuale di zuccheri, e per chi segue una dieta povera di sodio in quanto una barbabietola ne contiene 84 mg ogni 100 grammi.
Come per qualsiasi altra preparazione, la scelta di materie prime di qualità è il primo passo da compiere per la riuscita di un buon piatto.
Le barbabietole fresche risultano lisce, sode e di un colore scuro intenso.
Possono essere conservate in frigo e durare anche un mese.
Chi invece preferisce congelarle deve prima bollirle per cinque minuti.
Discorso a parte va fatto per le comuni barbabietole precotte che si trovano sottovuoto in supermercato o nei negozi di ortofrutta.
Una volta aperte si conservano per qualche giorno anche se rischiano di scurirsi e perdono buona parte delle loro proprietà nutritive.
Quindi, una volta aperte è opportuno consumarle il prima possibile.
Le barbabietole possono essere cotte in padella, al forno, al cartoccio, la vapore, nel microonde e c'è chi preferisce consumarle anche crude in insalata.
Come già anticipato in commercio ne esistono di due tipi: sia quelle fresche, e quindi da pulire e cuocere, che quelle precotte sottovuoto, perfette invece per chi ha poco tempo da dedicare ai fornelli.
Dopo aver tagliato le radici, le barbabietole fresche vanno sciacquate e lasciate in ammollo in acqua tiepida per eliminare ogni traccia di terreno.
Con le barbabietole possono essere preparate delle deliziose insalate, con un filo d'olio, del sale e dell'aceto (o limone), oppure per golosi frullati o centrifugati.
Le barbabietole possono inoltre essere servite crude, come carpaccio, oppure utilizzate per realizzare delle vellutate o degli hummus come accompagnamento ad altre pietanze.
Infine, va ricordato che la barbabietola è un eccellente colorante naturale e molti chef stellati la usano per regalare un tocco di colore ai loro piatti.
È molto utilizzata infatti per colorare pasta fresca, ravioli e gnocchi.
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