La pitta 'mpigliata (o pitta 'nchiusa) è un dolce tipico della tradizione calabrese, in particolare della zona della Locride.
Le sue origini risalgono al 1700, e il nome "pitta" deriva dall'ebraico, significando "schiacciata". In passato, era una prelibatezza preparata soprattutto in occasione delle cerimonie nuziali.
Si tratta di una torta a base di pasta matta preparata con farina, uova, olio e vino, che viene farcita con un ripieno di frutta secca, come noci, mandorle e fichi secchi, a cui si aggiungono miele, cannella e altre spezie.
La particolarità della pitta mpigliata è la sua forma: la pasta viene arrotolata a spirale, creando un effetto a "girandola", che la rende visivamente molto interessante.
Il dolce viene cotto in forno fino a doratura e, una volta pronto, viene spennellato con altro miele per donargli un aspetto lucido e un sapore ancora più dolce.
È un piatto tipico delle festività natalizie, come i susamielli, i roccocò e i mostaccioli ed è ideale anche come idea regalo, magari in versione mini.
Categoria: Dolci
Per la pasta: amalgamate la farina con il lievito, il sale, le uova [1],
l'olio e il vino bianco [2].
Impastate velocemente fino a ottenere un panetto omogeneo, avvolgetelo con pellicola e fate riposare per almeno 30 minuti [3].
Per il ripieno: tritate grossolanamente le mandorle e le noci [4].
Trasferitele in una ciotola capiente e unite anche i pinoli, i fichi a cubetti piccoli e l'uvetta ammollata e strizzata [5].
Aromatizzate con la scorza di arancia grattugiata, mescolate e [6]
aggiungete infine il miele. Amalgamate il tutto e tenete da parte [7].
Riprendete l'impasto, dividetelo in una parti leggermente diverse. Utilizzate la più piccola per stendere una sfoglia che farà da base alla pitta [8].
Rivestite una teglia di 24 cm con carta da forno e posizionate la sfoglia [9].
Distribuite sulla base un velo di miele, un pizzico di cannella e di zucchero semolato [10].
Stendete l'impasto rimasto e ritagliatelo a rettangolo con un rotella. Distribuite tutto il ripieno e arrotolate stretto partendo dal lato lungo [11]
Ricavate delle girelle larghe 2 cm e posizionatele nella teglia un vicina all'altra con il taglio rivolto verso l'alto. Distribuite ancora un velo di miele sulla superficie e cuocete la pitta mpigliata a 180 gradi per 50 minuti circa. Sfornatela e lasciatela raffreddare [12].
È possibile congelare la pitta mpigliata?
È possibile congelare la pitta mpigliata, una volta ben fredda.
E’ consigliabile montare bene gli albumi separati dai tuorli, per poi incorporarli delicatamente all’impasto. Questo garantirà una consistenza più leggera e soffice.
Varianti
La pitta mpigliata è un dolce versatile che può essere personalizzato in vari modi, a seconda dei gusti e delle tradizioni locali. Potete arricchire il ripieno con cioccolato fondente tritato, per un contrasto goloso con la frutta secca.
Se volete variare la frutta secca, potete sostituire le mandorle o le noci con nocciole tostate o pistacchi, che daranno un sapore più intenso. Alcune varianti della pitta mpigliata prevedono l'aggiunta di mele tagliate a fettine nel ripieno, che rendono il dolce più morbido e succoso. Esistono anche varianti salate della pitta mpigliata, che sostituiscono la frutta secca con salumi o formaggi, creando una "pitta" più rustica e meno dolce.
La pitta mpigliata è perfetta durante le festività natalizie
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