I maritozzi con la panna sono un dolce tipico della tradizione dolciaria del Lazio, più precisamente di Roma: caratterizzati da una forma ovale, sono soffici panini di pasta brioche lievitata aromatizzati con la scorza d'arancia grattugiata, farciti con panna montata e decorati con una spolverata di zucchero a velo.
L'origine del nome è legata all'usanza di offrire questo dolce alle future spose, che chiamavano in modo vezzeggiativo il fidanzato che lo donava "maritozzo".
I maritozzi possono essere realizzati a mano con un po’ di anticipo, anche senza l'utilizzo dell'impastatrice. La farcitura, invece, deve avvenire al momento, affinché la panna resti ben soda e la consistenza dell’impasto non diventi troppo umida.
Alcune ricette prevedono l'utilizzo dell'uvetta: scegliete la versione che preferite, senza dimenticare di spennellare la superficie con l'albume prima di infornarli. Questo passaggio, infatti, è indispensabile per creare l'effetto lucido post cottura e permettere allo zucchero a velo di essere trattenuto.
Se vi abbiamo incuriosito, non perdete i nostri consigli e le spiegazioni passo passo che vi guideranno nella preparazione di squisiti maritozzi.
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Categoria: Dolci
Impastate insieme tutti gli ingredienti: alle farine aggiungete lo zucchero, la scorza d’arancia, il lievito sciolto in acqua, la panna e il latte. Unite anche il tuorlo d’uovo e iniziate a impastare. Aggiungete quindi il sale e lo strutto [1].
Lavorate l’impasto a lungo (a mano o con la planetaria) fino a quando non risulterà liscio, lucido e non appiccicoso. Serviranno circa 20 minuti, ribaltando l’impasto 2 o 3 volte. Formate una palla e ponetela a lievitare in una ciotola leggermente unta e coperta da pellicola per circa un’ora e mezza [2].
Trascorso questo tempo l’impasto avrà raddoppiato il suo volume e sarà pronto [3].
Trasferitelo delicatamente su un piano di lavoro, ricavate dei pezzetti del peso di circa 70 g e dategli una forma ovale dalla superficie liscia [4].
Posizionate i maritozzi su una leccarda rivestita di carta da forno, distanziandoli di almeno 5 cm [5].
Copriteli con pellicola e lasciateli lievitare ancora un’ora e mezza [6].
Spennellateli con l’albume e infornateli a 180° (forno caldo) fino a doratura (circa 25 minuti) [7].
Quando saranno ben freddi, incideteli a metà nel senso della lunghezza e farciteli con ciuffi di panna montata. In alternativa potete spatolare la panna per renderla omogenea, allo stesso livello del taglio. Spolverizzate con poco zucchero a velo [8].
Per montare la panna alla perfezione è consigliabile mettere la ciotola, le fruste e la panna in frigorifero fino al momento in cui si dovrà procedere a lavorare la materia grassa.
Dopo cotti, i maritozzi privi di farcitura si conservano bene per due giorni, tuttavia, se si desidera conservare i dolci per un tempo maggiore è possibile farlo congelandoli. Una volta scongelati i maritozzi possono tranquillamente essere farciti.
È necessario che l’impasto subisca una doppia lievitazione per rendere i maritozzi soffici come una nuvola. Una volta cotti, dovranno essere ben freddi prima di farcirli con panna montata.
Il maritozzo ha un sapore piuttosto neutro e può quindi essere farcito con creme diverse, anche se lontane dalla tradizione. In alcune ricette l’impasto viene arricchito con uvetta o pinoli.
Una versione nuova, creata da Iginio Massari, prevede di farcirlo con crema pasticcera e panna.
In verità, in tantissimi locali e pasticcerie è possibile trovare delle varianti altrettanto golose: i maritozzi panna e fragoline di bosco, maritozzi con crema chantilly, maritozzi alla crema di cioccolato e i maritozzi alla crema di pistacchio.
Ovviamente, se non siamo amanti delle creme, nessuno ci vieta di gustare un maritozzo vuoto, magari inzuppato nel latte o nel caffè!
Il maritozzo alla panna è un dolce goloso per una colazione speciale o una merenda pomeridiana. Non si può dire di no al maritozzo: è perfetto in qualsiasi ora e in tutte le stagioni.
Il maritozzo alla panna si sposa perfettamente con un Cannellino di Frascati.
L'origine del nome è legata all'usanza di offrire questo dolce alle future spose, che chiamavano in modo vezzeggiativo il fidanzato che lo donava "maritozzo".
Pare che il maritozzo fosse già comune al tempo dei Romani: le mogli, infatti, come pasto sostanzioso, preparavano per i mariti delle pagnotte addolcite con miele e uvetta.
A Roma, ogni prima domenica di dicembre si celebra il Maritozzo Day: tantissimi locali preparano queste golose pagnottelle in versioni dolci e salate.
In base alle regioni, esistono numerose varianti:
- il maritozzo marchigiano è un piccolo sfilatino con le punte ripieno di uvetta (facoltativa), ricoperto da una glassa (chiamata fiocca) a base di albume e zucchero a velo. Si prepara in due occasioni speciali: a settembre in concomitanza con la vendemmia e durante le festività pasquali.
- I maritozzi abruzzesi sono invece dei panini morbidi senza burro da farcire a piacere con creme e marmellata.
- Il maritozzo pugliese, invece, è una sorta di brioche a forma di treccina spolverata di zucchero semolato, molto soffice e privo di uvetta.
Insomma, paese che vai, maritozzo che trovi!
La video ricetta del giorno
Giulia Pagnin
giovedì 17 marzo 2022
Ho provato senza planetaria ma niente, ho buttato tutto, impasto troppo appiccicoso, non lavorabile, non prende corpo. 🙁 ci sono consigli oppure niente da fare senza planetaria? Grazie. Giuliana
Ricetta.it
ha scritto: giovedì 17 marzo 2022
Prova ad impastare utilizzando metà dose di tutti gli ingredienti
Giulia
giovedì 15 aprile 2021
Come posso sostituire lo strutto?
Ricetta.it
ha scritto: giovedì 15 aprile 2021
Ciao Giulia, con 80 g di burro
Ange
mercoledì 1 aprile 2020
Salve...vorrei provare questa ricetta...ma non ho la farina di Manitoba. Posso sostituirla con una normale farina 00?
Ricetta.it
ha scritto: mercoledì 1 aprile 2020
Ciao Ange, non te lo consigliamo