Le patate che presentano germogli sono ancora commestibili, ma vanno selezionate adeguatamente, vista la presenza di solanina dovuta alla germogliazione.
La patata è uno degli alimenti più apprezzati in cucina, amato da grandi e da piccini si presta a molte preparazioni.
Può però capitare che le patate conservate in casa germoglino e in alcuni casi sarebbe meglio evitare il loro utilizzo.
Vediamo meglio in quale modo selezionare le patate da mangiare (e quelle da scartare) quando sono presenti dei germogli sulla loro superficie.
Le patate sono ricche di amido e hanno un gusto neutro, possono essere preparate in mille modi: fritte, al forno, si può realizzare il purè oppure utilizzare le patate per gnocchi, zuppe e minestroni.
Proprio questa loro versatilità e capacità di rendere unico ogni piatto, anche i dolci, fa in modo che la maggior parte degli italiani abbia sempre in casa una buona scorta di patate.
Se le patate non vengono conservate correttamente capita che si formino dei germogli e di fronte a questi ci si chiede se le patate sono ancora commestibili.
La risposta è sì, anche se possono esservi dei casi in cui la patata con i germogli non si può mangiare.
Quando oltre al germoglio la patata è anche rugosa e non più soda può significare che la concentrazione di solanina presente è molto alta, quindi benchè non tossica, è comunque meglio evitare di mangiarla e soprattutto di darla ai bambini.
I germogli si formano quando la patata è a contatto con luce e ossigeno, per questo motivo quando si comprano le patate si deve avere cura di tenerle al buio e a una temperatura non superiore a 8°C.
Il consiglio è di conservarle in una cassetta in legno che è stata rivestita con della carta di giornale oppure degli strofinacci e poi coperta, in questo modo si evita la luce e un'eccessiva presenza di ossigeno.
La formazione dei germogli è un processo del tutto naturale e che dipende dalla presenza di acqua e di amido all'interno della patata.
A contatto con la luce si sviluppa la clorofilla e la solanina che sono responsabili della formazione del germoglio e di piccole macchie verdi. Ad essere dannosa per la salute è proprio la solanina che, se assunta in quantità rilevanti, può provocare un'intossicazione.
Deve essere sottolineato che non si tratta di un'intossicazione letale, ma potrebbe provocare diarrea, vomito, mal di stomaco, febbre, nausea e scompensi al sistema cardiaco e respiratorio. Inoltre, in cottura se la solanina è presente in modiche quantità, si disperde.
Ora proviamo a capire quando la patata con i germogli si può mangiare. Il consiglio è quello di controllare in modo regolare la scorta di patate, ciò soprattutto se è stata acquistata una scorta dal contadino, magari nel mese di produzione, con l'intento di conservarla a lungo.
Questo perché più è lunga la conservazione e più c'è il rischio che si formino i germogli, ma se questi vengono eliminati in modo repentino appena iniziano a sbucare, non vi sono particolari problemi, ecco perché controllare spesso in cantina se si stanno formando i germogli è fortemente consigliato.
In secondo luogo se si notano i germogli prima di usare le patate occorre non solamente sbucciarle, ma verificare che non vi siano macchie verdi e nel caso in cui siano presenti c'è indicazione di una particolare concentrazione di solanina ed è bene eliminare anche la parte verde.
In sostanza si dovrebbe evitare di mangiare le patate con germogli nel caso in cui appaiano rugose e secche, questo infatti implica che il processo di germogliazione della patata è piuttosto avanzato e che acqua e amido sono già passati dalla patata al germoglio, oltre al fatto che la concentrazione di solanina è piuttosto elevata e anche il sapore della patata potrebbe non essere più gradevole.
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