Come lessare le patate: metodi e consigli

Ecco alcuni consigli su quale tipologia di patata scegliere in base al piatto che si vuole preparare e alcuni accorgimenti per cuocerla correttamente.

Le patate sono tra gli ortaggi più versatili in assoluto: perfette per preparare primi piatti, come gnocchi o sformati, o da utilizzare come contorno per preparare il purè

La famiglia delle patate è vasta, con tipologie molto diverse tra loro, che le rendono idonee ad essere utilizzater per una preparazione piuttosto che per l'altra. 

La famiglia delle patate

Si contano circa 5000 tipologie tutte diverse tra loro e con caratteristiche ben precise. La più comune distinzione viene fatta tra patate a pasta bianca e patate a pasta gialla.

Le prime presentano polpa chiara e farinosa e sono adatte per gnocchi, torte salate e purè. A questa categoria appartengono le tipologie Kennebec, Imola, Adora, Timate e Majestic.

Le patate a pasta gialla, invece, presentano una con tonalità più decisa e struttura compatta e sono perfette per essere fritte o lessate. Le tipologie a pasta gialla più diffuse sono Monnalisa, Vivaldi, Agata e Primura.

Fanno parte della famiglia anche le patate novelle che vengono raccolte quando ancora sono di piccole dimensioni e non hanno raggiunto la piena maturazione.

Da ricordare è ovviamente anche la patata americana, detta comunemente patata dolce, per il suo sapore caratteristico. Perfetta da utilizzare per preparare vellutate.

Come lessare le patate in base agli utilizzi

Lessare le patate in modo corretto permette di raggiungere il successo della preparazione senza incorrere in errori tecnici che comprometterebbero la buona riuscita del piatto.

Vediamo, quindi, alcuni consigli utili secondo la tipologia e gli utilizzi.

Intere o a pezzi?

Scegliere se lessare le patate intere o a pezzi è uno dei dubbi che spesso sorge al momento di iniziare a preparare una ricetta. La risposta è nascosta nella dimensione delle patate a disposizione.

É chiaro che una patata di grosse dimensione impiegherà più tempo a cuocere rispetto a una di dimensioni medie. Quindi, tenendo conto che in media una patata impiega circa 30 minuti per cuocersi bisogna valutare anche il tempo.

Se il fine sarà quello di doverle schiacciare dopo la cottura, allora, è consigliato lessare le patate a pezzi. In caso contrario, si possono lessare intere per poi sbucciarle facilmente.

La buccia verrà via velocemente e questa procedura è adatta quando si vogliono affettare le patate per condirle con olio, origano e prezzemolo, realizzando così un semplice contorno, ad esempio, per il pesce. Per capire se sono cotte basterà forarle con uno stecchino o una forchetta.

Lessare patate per gli gnocchi

La tipologia di patate adatte per gli gnocchi è quella a pasta bianca. Esse hanno un polpa farinosa che contiene una bassa quantità di acqua. Vanno lessate con la buccia, in abbondante acqua non salata e lasciate bollire fino a quando non avranno raggiunto la cottura ottimale. Esse devono stare abbastanza larghe da non urtarsi durante la cottura, in modo che la buccia non si rompa e faccia penetrare l'acqua.

Qualora la buccia dovesse rompersi durante la cottura, basterà aggiungere più farina in fase di lavorazione. 

Si raccomanda di sbucciare le patate quando sono ancora calde e cominciare la lavorazione non appena tiepide per facilitare l'assorbimento uniforme degli ingredienti.

Lessare le patate per insalata

Per preparare l'insalata di patate la tipologia adatta è quella a pasta gialla. Le patate vanno pulite e messe a bollire in abbondante acqua non salata facendo attenzione che non si rompano durante la cottura. Per mantenere la polpa compatta basterà abbassare la fiamma quando inizieranno a bollire. 20 minuti di cottura possono bastare poiché devono avere una consistenza più dura rispetto a quelle destinate al purè.

Lessare le patate insieme a legumi e ortaggi

Le patate sono perfette anche per preparare zuppe invernali di legumi e ortaggi. Un bel minestrone caldo durante l'inverno è la pietanza ideale per combattere il freddo. Le patate vanno tagliati a cubetti non troppo piccoli insieme a carote, carciofi, porri, cipolle e fave. Per una zuppa ancora più ricca si potranno aggiungere fagioli, ceci, piselli.

 

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