Disponete la farina e lo zucchero a fontana, formando una specie di vulcanetto, dopodichè iniziate a mescolare lentamente aggiungendo a poco a poco l'acqua, il lievito sciolto nell'acquae l'olio di oliva fino ad ottenere un composto ben amalgamato. Impastate per circa 5-8 minuti e date la classica forma a palla al vostro impasto. Trasferitelo in una ciotola oliata, copritelo con della pellicola trasparente e fate riposare per circa 2 ore o fino al raddoppio del volume.
Ora dividete l'impasto in due, stendeteli con le dita su un piano infarinato rendendo i due impasti spessi quanto un dito. rivestite una teglia quadrata di circa 25x25 cm con della carta forno e adagiatevi uno dei due composto.
Possiamo preparare il ripieno in due modi: tagliando a metà i chicchi oppure adagiandoli interi (facendo attenzione a metterne da parte un po') sul letto di pasta.
Fatto questo iniziate a schiacciare lentamente e delicatamente i chicchi d'uva, facendo attenzione a non renderli una poltiglia, dopodiché cospargeteli di zucchero fino a renderli per la maggior parte bianchi.
Successivamente adagiamo l'altro strato di pasta sul nostro ripieno e date dei piccoli colpetti al contorno in modo da far aderire i due dischi di pasta tra di loro.
Dopo aver completato il procedimento, cospargete la parte superiore della schiacciata con l'uva che avevamo messo da parte e con dello zucchero.
Infine mettete tutto in un forno già riscaldato a 180 gradi per 45-50 minuti circa.
A cottura ultimata, per dare un tocco in più alla vostra "ciaccia", potete cospargerla di zucchero a velo.
Per una migliore presentazione, adagiamo la nostra schiacciata su un piatto per dolce, quadrato bianco, decorando i bordi con un topping all'amarena.
La schiacciata all'uva si conservata per circa due giorni e va fatto necessariamente in un contenitore ermetico, altrimenti potrebbe perdere tutta la sua fragranza diventando secca con un retrogusto acido.
Il dolce può essere accompagnato da un vino zuccherino come l'Orvieto Amabile, servito ad una temperatura di 8-10 gradi centigradi.
In assenza di un Orvieto è consigliato qualsiasi tipo di vino liquoroso.
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