La piadina è uno dei piatti della tradizione tipica romagnola, fatta con ingredienti semplici come farina, strutto, acqua, sale. Ne esistono numerose varianti e soprattutto sono personalizzabili con ingredienti, spezie e sapori a piacere.
Molte persone preparano la piadina senza strutto, sostituendolo con l'olio, ed eliminando quindi ingredienti di origine animale nell'impasto. Altre versioni più moderne prevedono l'utilizzo di farine integrali, di farro, grano saraceno e senza glutine.
Il ripieno classico, per eccellenza, è quello con prosciutto crudo, il formaggio squacquerone e la rucola. Ma, in base ai gusti e alle esigenze, possiamo farcirle con salumi diversi come speck, prosciutto cotto, bresaola, formaggi spalmabili che si sciolgono in cottura o formaggi più duri che si ammorbidiranno. Se preferite dei sapori più penetranti, il taleggio e il gorgonzola fanno al caso vostro, poiché il loro gusto sarà il protagonista tra gli ingredienti.
Anche le verdure, cotte o crude, rappresentano ingredienti aggiuntivi con cui dare gusto alla nostra preparazione: zucchine, pomodori, songino, peperoni o melanzane grigliate. Lasciamo spazio alla fantasia per creare accostamenti di sapori e profumi sempre nuovi.
Prepararla in casa è semplicissimo: in poco più di 30 minuti si ricavano dei panetti da stendere e cuocere in padella a fuoco basso. Si consiglia sempre di utilizzare una padella antiaderente e cuocere la piadina due minuti per lato e iniziare a farcirla con il formaggio, che si scioglierà. Gli altri ingredienti vanno aggiunti poi a fuoco spento.
La piadina è ottima anche mangiata senza farcitura, come sostituto del pane o da presentare durante un buffet casalingo, magari tagliata a triangolini da intingere in qualche salsa.
E per la versione dolce? Basterà spalmare della Nutella, marmellata o crema pasticcera per avere una merenda deliziosa, ma fatta in casa!
Vediamo come preparare una buona piadina romagnola fatta in casa.
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Categoria: Secondi
La piadina si conserva in frigorifero, chiusa in un sacchetto per alimenti, fino a 10 giorni.
Si può congelare in sacchetti per alimenti, per 1-2 mesi. Togliamole dal freezer qualche ora prima dell'utilizzo.
E’ consigliabile far riposare a lungo l’impasto, anche tutta una notte se ne avete la possibilità, in modo che la maglia glutinica si rilassi e una volta sulla piastra l’impasto cresca nel modo giusto.
Per avere una forma perfettamente circolare potete "coppare" l'impasto già steso con l'anello di una tortiera apribile.
La piadina romagnola può essere preparata in molte versioni, più o meno distanti dalla ricetta originale. In molti utilizzano l’olio di oliva al posto dello strutto, sostituiscono l'acqua con il latte, scelgono farine meno raffinate e utilozzano il lievito al posto del bicarbonato. Il risultato sarà comunque gustoso e fragrante.
Una volta farcita, la piadina può essere chiusa a libretto, oppure arrotolata.
Buonissima mangiata da sola, tagliata a spicchi e servita a tavola nel cestino del pane, la piadina si presta anche a mille farciture sia dolci che salate per accontentare davvero tutti i gusti.
Preparala per un pranzo leggero e gustoso tra amici o servila come aperitivo.
Con la piadina, istintivamente, si è portati a dire che sta bene la birra.
Questo è vero, ma è possibile fare anche degli abbinamenti con il vino, a seconda però di come viene servita.
Se utilizzata come aperitivo è consigliato un vino spumante come l'Asti o il Prosecco. Se preparata come pasto unico, un vino bianco morbido come il Vermentino di Gallura.
Pare che ci siano tracce di questo tipo di pane già ai tempi dei Romani: siamo nel 1371, e la ricetta venne così descritta "Si fa con farina di grano intrisa d'acqua e condita con sale. Si può impastare anche con il latte e condire con un po' di strutto".
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