Anche la tua pipì puzza dopo aver mangiato gli asparagi? Lo sai che alcune persone non percepiscono questo odore? Ti spieghiamo il perché.
L'odore unico che si percepisce nell'urina dopo il consumo di asparagi è dovuto a composti chimici che contengono zolfo. Tuttavia, è interessante notare che non tutte le persone sono capaci di avvertire questa specifica fragranza.
Con l'avvento della primavera ecco gli asparagi: versatili e con un sapore distintivo, si prestano alla preparazione di tantissime ricette come la torta salata con asparagi e pancetta, le lasagne con asparagi e brie o la carbonara agli asparagi.
Il gusto unico degli asparagi proviene da vari composti solforati che ne arricchiscono l'aroma.
Oltre a valorizzare le ricette con il loro sapore particolare, gli asparagi hanno anche un effetto curioso: possono alterare l'odore dell'urina.
Questo interessante tratto non è percepibile da tutti; solo alcune persone riescono a riconoscere tale variazione olfattiva.
Esploriamo insieme le cause dietro a questo singolare fenomeno.
L'odore particolare che si può notare nell'urina dopo aver consumato asparagi è causato da specifiche molecole ricche di zolfo.
Oltre a essere una fonte di questi composti solforati, gli asparagi forniscono anche un ricco assortimento di nutrienti essenziali come potassio, vitamina A, vitamina C e vitamina B9, contribuendo così al benessere generale.
L'acido asparagusico, che contiene due atomi di zolfo, gioca un ruolo chiave nella generazione di questo odore distintivo.
Il processo inizia subito dopo l'ingestione degli asparagi, con il loro ingresso nel sistema digestivo.
Durante la metabolizzazione, l'acido asparagusico si frammenta in molecole più piccole che includono ancora zolfo, come il metantiolo e il dimetilsofuro.
Questi derivati, una volta prodotti, vengono trasportati nel flusso sanguigno fino ai reni, per essere successivamente eliminati con l'urina.
La rilevanza di questi composti solforati nell'odore dell'urina è dovuta alla loro natura leggera e volatile, che permette loro di evaporare facilmente dalla superficie dell'urina esposta all'aria, risalendo attraverso le vie nasali fino ai recettori olfattivi.
Questo spiega la percezione dell'odore marcato nell'urina post-consumo di asparagi, un fenomeno naturale che continua a intrigare e suscitare interesse.
L'odore caratteristico causato dagli asparagi nell'urina può manifestarsi già 15 minuti dopo aver consumato gli asparagi e generalmente svanisce entro uno o due giorni.
Interrogando gli amici, alcuni potrebbero affermare di non notare alcun odore insolito dopo il consumo di asparagi.
Questo fenomeno varia da persona a persona, e la scienza offre una spiegazione.
Uno studio scientifico riportato da Attuale.it ha dimostrato che la capacità di percepire questo odore è influenzata dalla genetica: alcune persone possiedono una mutazione genetica che le priva del recettore olfattivo necessario per rilevare queste molecole solforate, rendendo l'odore impercettibile per loro, nonostante la presenza delle sostanze nell'urina.
Inoltre, è stato scoperto che alcune persone non producono affatto queste molecole odorose, o le producono in quantità così minime da non essere avvertite. Questo indica che il modo in cui i corpi elaborano gli asparagi varia significativamente tra individui.
In sintesi, esistono due ragioni principali per cui l'odore può essere percepito o meno: la mancanza della capacità di rilevare l'odore o l'assenza della produzione delle sostanze che lo generano.
Di conseguenza, le persone possono essere classificate in quattro categorie:
1) Chi produce e percepisce l'odore.
2) Chi produce l'odore ma non lo percepisce.
3) Chi non produce l'odore ma lo percepirebbe se presente.
4) Chi né produce né percepisce l'odore.
Un'indagine condotta su 6.909 uomini e donne di discendenza europeo-americana ha rivelato che il 40% dei partecipanti ha confermato di poter percepire un odore distintivo nell'urina dopo aver mangiato asparagi, mentre il 60% non è stato in grado di farlo, venendo classificati come "anosmici agli asparagi" a causa dell'assenza del recettore olfattivo necessario. Interessante notare che una percentuale maggiore di donne (62%) rispetto agli uomini (58%) ha riferito di non poter rilevare l'odore.
Hai dubbi o hai domande?
Accedi per commentare