I succhi di frutta non fanno male, bisogna però leggere l'etichetta perchè non sono tutti uguali. Non vanno assunti giornalmente o come sostituto della frutta.
I nutrizionisti consigliano di mangiare frutta, possibilmente di stagione, tutti i giorni perché questa ha un apporto nutrizionale molto importante in quanto ricca di sali minerali e vitamine e allo stesso tempo è priva di grassi.
Un'alternativa molto apprezzata, soprattutto dai più piccoli, sono i succhi di frutta, ma per avere i benefici della frutta è bene scegliere con attenzione cosa si compra al supermercato. Ecco qualche suggerimento.
Il termine succo di frutta indica una bevanda a base di frutta e quindi senza altri ingredienti come zuccheri e conservanti.
La soluzione ideale sarebbe quella di preparare in casa i succhi e le spremute, queste ultime sono realizzate con agrumi, naturalmente ciò richiede tempo e di conseguenza la maggior parte delle volte si prende dallo scaffale ciò che capita senza leggere bene l'etichetta.
In realtà l'Unione Europea per le bevande a base di frutta ha previsto un disciplinare, infatti una bevanda per poter essere denominata succo di frutta deve essere realizzata esclusivamente con la parte commestibile e sana del frutto.
Per poter capire cosa si sta comprando è bene quindi leggere l'etichetta con gli ingredienti, da questa infatti si evince la percentuale di frutta realmente presente nel prodotto.
Per succo di frutta si intende un prodotto formato al 100% da frutta.
Deve però essere sottolineato che è molto difficile trovare al supermercato un prodotto simile, si può invece trovare al bar dove la frutta viene spremuta al momento e quindi non si aggiungono coloranti, conservanti e zuccheri.
Un'alternativa al succo di frutta che si può facilmente trovare sugli scaffali è il nettare di frutta che per legge deve contenere una percentuale tra il 25% e il 50% di frutta, la rimanente parte degli ingredienti è formata da acqua, zuccheri, aromi che mirano a dare maggiore sapore di frutta al prodotto finale.
Naturalmente maggiore è la percentuale di zuccheri e minore è quella di altri ingredienti e quindi il prodotto è meno salutare.
La terza possibilità sono le bevande a base di frutta con una percentuale di materia prima tra il 12% e il 25%.
Infine, sugli scaffali è possibile trovare anche le bevande al gusto di frutta, in questo caso sono utilizzati aromi artificiali e la frutta fresca non è presente. Per questo fortemente sconsigliati dai nutrizionisti.
Nel leggere l'etichetta è bene prestare attenzione anche al processo utilizzato per eliminare batteri eventualmente presenti.
Sono meno sani i succhi sottoposti a processo di pastorizzazione, questo infatti fa perdere la frutta parte delle proprietà nutrizionali.
Anche se poco utilizzato, è bene preferire il processo di pascalizzazione che permette di preservare le proprietà nutrizionali, vitamine e antiossidanti della frutta in quanto abbatte la carica batterica a basse temperature.
Tenete presente che in ogni caso, anche se si tratta di un succo con 100% di frutta, non può essere considerato un sostituto della frutta, perchè il processo di lavorazione diminuisce le fibre e le vitamine e percentualmente aumentano gli zuccheri.
Spesso ai succhi viene aggiunto del succo d’uva (o di mela), che è pur sempre frutta, ma aumenta la concentrazione di zuccheri semplici della bevanda. In linea generale bisogna controllare che la percentuale totale di zuccheri non superi il 15%.
In linea generale i succhi di frutta non fanno male, ma vanno consumati con moderazione perchè sono comunque molto calorici e nei bambini possono dare origine a carie e sovrappeso. Il segreto è berli saltuariamente, non in modo sistematico e non in sostituzione della frutta!
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