Sale nell'acqua: va messo prima o dopo che l’acqua bolle?

Sale nell'acqua: va messo prima o dopo che l’acqua bolle? La scienza risponde a questa domanda, chiarendo tutti i dubbi.

State preparando una buona pasta cacio e pepe e vi sorge un dubbio: l'acqua si sala quando bolle o prima? 

Uno dei temi più dibattuti riguarda il momento e la modalità con cui salare l’acqua per la cottura della pasta. Le opinioni in merito sono molte e spesso contrastanti.

La scienza, però, viene in nostro soccorso e chiarisce tutti i dubbi.

Quanto sale va messo nell'acqua?

Innanzitutto parliamo della quantità di sale da mettere nell'acqua: è un elemento fondamentale per ottenere un piatto dal sapore equilibrato. La proporzione generalmente consigliata è di 10 grammi di sale per ogni litro d’acqua e 100 grammi di pasta secca. Questa però non è una regola fissa.

Diversi fattori possono influenzare il risultato finale: il tipo di sale utilizzato (grosso o fino), la qualità dell’acqua e persino la tipologia di pasta (fresca o secca, ruvida o liscia). 

Anche il condimento gioca un ruolo chiave. Se stiamo preparando una cacio e pepe, ad esempio,  oppure una pasta con un formaggio di per sè già salato, è meglio non esagerare con il sale.

Salare l’acqua della pasta prima del bollore

Un ampio gruppo di persone sostiene con convinzione che sia fondamentale salare l’acqua non appena si mette la pentola sul fuoco, seguendo il principio "salare subito per non dimenticare".

Questi sostenitori aggiungono il sale nell'acqua appena la pentola è sul fuoco, per evitare di dimenticarsene in un momento successivo, quando la preparazione della pasta potrebbe richiedere più attenzione, magari mentre si prepara il condimento o si è distratti da altre faccende.

Salare l’acqua della pasta a metà cottura

Al contrario, ci sono anche opinioni che suggeriscono di aggiungere il sale quando l’acqua ha appena iniziato a fare le prime bollicine.

Secondo questa teoria, salare prima che l’acqua raggiunga il bollore potrebbe farle assumere un sapore amaro, che verrebbe poi trasferito sulla pasta. Qui entrano in gioco diversi fattori, come la qualità dell’acqua del rubinetto, la pulizia della pentola, l’eventuale residuo di detersivo, la qualità del sale e anche la freschezza della pasta. 

Salare l’acqua della pasta solo al bollore

Infine, c'è una corrente di pensiero che sostiene che l’acqua per la pasta vada salata esclusivamente quando ha raggiunto il bollore.

La ragione di questa scelta è legata a un aspetto pratico: aggiungere il sale nell’acqua bollente farebbe abbassare temporaneamente la temperatura, interrompendo l’ebollizione e rallentando il processo di cottura.

In sintesi, la questione del sale nella pasta continua a essere un tema di discussione, con approcci diversi che si basano su esperienze personali, credenze e considerazioni legate alla tecnica culinaria.

La scienza lo conferma: ecco qual è il momento giusto per salare l'acqua

La scienza ci viene in aiuto per risolvere il dilemma. In realtà, il momento esatto in cui si sala l’acqua non influisce sulla cottura della pasta.

Aggiungere il sale aumenta leggermente il punto di ebollizione, rendendo l’acqua solo un po’ più calda, ma senza velocizzarne la bollitura. Quindi, che lo si metta prima o dopo il bollore, il risultato finale non cambia.  

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