Ecco alcuni consigli per riciclare l'acqua di cottura della pasta, evitando sprechi a danno dell'ambiente. E' possibile impiegarla per cucinare ma non solo.
L'acqua di cottura della pasta, ma anche quella del riso, che normalmente lasciamo scivolare nel lavello di cucina, può essere riciclata in svariati modi e non solo in cucina.
Basta non usare lo scolapasta per colare la pasta, ma munirsi di un mestolo forato.
Vediamo quindi quali sono i principali utilizzi di questo bene tanto indispensabile quanto sottovalutato.
Se siete tra coloro che non salano l'acqua potrete versarla in un annaffiatoio, lasciarla raffreddare e usarla successivamente per bagnare le piante sia fiorite che da appartamento, sia aromatiche che da orto.
L'acqua di cottura della pasta è ricca di amido e di sali minerali perfetti per nutrire le piante di ogni tipo.
Se usate il sale in cottura invece, evitate di dare l'acqua alle piante perchè potrebbero seccare.
L'acqua dove è stata cotta la pasta può essere usata per l'ammollo dei legumi secchi come ceci, fagioli o lenticchie, per preparare il brodo alla base di minestre, zuppe e risotti, per diluire le salse, per impastare pane, pizza e focacce o per cotture a vapore.
Basta appoggiare sulla pentola l'apposito cestellino oppure usare la pentola a pressione per avere, ad esempio, verdure cotte in modo leggero e salutare in poco tempo, senza ulteriore spreco di acqua.
E se non vi piace l'idea di riutilizzarla per cucinare potrete versarla nel lavello, sopra i piatti e le pentole sporche per un primo trattamento di lavaggio.
In questo caso è consigliato usarla bollente così ha maggiore capacità sgrassante.
L'amido contenuto nell'acqua di cottura della pasta è un vero toccasana per la pelle di adulti e bambini e anche per il nutrimento dei capelli.
Possiano quindi recuperare l'acqua per utilizzarla in un secondo momento per un pediluvio capace di ammorbidire la pelle indurita dei piedi, soprattutto sui talloni, magari aggiungendo qualche goccia di olio essenziale profumato ed emolliente.
Oppure per donare brillantezza ai capelli: basterà infatti utilizzarla per un impacco da applicare sui capelli asciutti per una mezz'ora e poi procedere con il consueto shampoo per ottenere capelli lucidi e forti.
E se tutti gli utilizzi precedenti non hanno incontrato la vostra approvazione potrete usare l'acqua di cottura per preparare la pasta di sale per i vostri bambini e divertirvi con loro a modellare e colorare le figure più diverse.
Dagli animali ai fiori, alle bamboline, alle decorazioni da appendere all'albero di Natale.
Ai bambini piace creare e impastare con le mani: sarà un modo piacevole e rilassante per passare del tempo con loro divertendosi e anche iniziando a spiegare il rispetto per il pianeta che passa anche dal riutilizzo dell'acqua.
Un bene che non deve essere mai sprecato.
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