Miele o zucchero: quale è meglio scegliere?

Miele o zucchero: quale scegliere? Scopriamo su Ricetta.it come utilizzarli nell'alimentazione di tutti i giorni.

Di consistenze e colori diversi, hanno in comune due zuccheri semplici.
Fanno parte del nostro quotidiano e sono sempre presenti nelle dispense.

Servono a dolcificare le bevande e a rendere più golose le preparazioni da forno.

Scopriamo insieme le differenze tra zucchero e miele.

Caratteristiche nutrizionali del miele e benefici

Il miele è un prodotto naturale ottenuto dalla trasformazione del nettare dei fiori e della melata. 
Ottimo antibiotico naturale, ha azione decongestionante, libera le prime vie aeree e seda la tosse stizzosa.
Potenzia i muscoli e migliora la resistenza durante lo sforzo fisico. Protegge il cuore, svolgendo un'azione vasodilatatrice e stimolando la circolazione.
Disintossica il fegato e regola l'apparato digerente.

Ne esistono di tantissimi tipi:

- Abete, è scuro e aromatico, dal sapore gradevole con effetti espettoranti ed antisettici. Si usa per influenza, tracheite, bronchite e rinite.

- Acacia, chiaro e molto liquido, è delicato e adatto anche per lattanti e bambini, soprattutto per le infiammazioni delle mucose respiratorie.

- Melata di bosco, scuro, denso e molto aromatico, meno dolce del miele, è un ricostituente. Migliora l'umore e l'attenzione, inoltre calma la tosse e stimola l'appetito.

- Arancio, leggermente acido e profumato, è un ottimo antispasmodico e sedativo per ansia insonnia e nervoso, inoltre ha proprietà cicatrizzanti per le ulcere.

- Biancospino, ambrato e dolce, si usa per palpitazioni, ipertensione arteriosa, sclerosi e angina pectoris, ma è anche ottimo per l'insonnia.

- Castagno, si fa anche come melata ed è bruno scuro, piuttosto amaro e con un gusto molto riconoscibile. Ottimo per la circolazione sanguigna, per disinfettare le vie urinarie e come antispasmodico. 

- Ginepro è un miele scuro e molto aromatico. Si usa per i trattamenti delle patologie respiratorie e in cucina. Si accompagna molto bene ai piatti salati.

- Girasole, con un sapore amaro e secco è ottimo per ridurre il colesterolo ed è un forte calcificante per le ossa.

- Erica con un colore che va dal rosso scuro all'ambrato chiaro e un sapore simile a quello dell'anice è un antianemico e disinfettante per le vie urinarie, nonché un forte ricostituente diuretico.

- Eucalipto, con un gusto che assomiglia molto al malto e allo zucchero caramellato, è ricco di enzimi con proprietà antiasmatiche e calmanti per la tosse. Inoltre è anticatarrale nonché un ottimo antibiotico.

- Lavanda con un colore quasi bianco o giallo paglierino e una profumazione floreale appena accennata, è un ottimo calmante, indicato per stress e ansia, per applicazioni esterne su piaghe infette, bruciature e punture di insetti.

- Rosmarino, semi-solido e molto granulato, con un colore che va dal bianco all'oro pallido, è molto delicato ed indicato per patologie epatiche, perché decongestiona il fegato e combatte gli itteri. Inoltre aiuta molto nel controllo della fermentazione intestinale e nella digestione.

- Tiglio, limpido, giallo chiaro o al massimo verdolino, è ideale per le tisane, perché allevia ansia e insonnia. È anche uno dei mieli più aromatici.

- Timo, fortemente cristallizzato con un colore tra oro pallido e bianco. È un ottimo rilassante e calmante e se usato con tè ghiacciato o altre bevande fredde è molto dissetante.

Zucchero semolato: caratteristiche nutrizionali

Estratto dalla barbabietola e dalla canna da zucchero, il saccarosio viene largamente impiegato nell'industria alimentare e dolciaria, soprattutto in pasticceria.

Apporta 4 Kcal per grammo e può essere usato sia grezzo che raffinato.
Tuttavia, un consumo eccessivo può causare carie dentarie, diabete, obesità nonché malattie cardiovascolari.

In cosa si differenziano miele e zucchero?

Miele e saccarosio sono più o meno simili per composizione. Sono entrambi zuccherini, hanno in comune fruttosio e glucosio, ma possiamo affermare che il miele è decisamente più naturale. Dall'elevato potere dolcificante, ne bastano piccole quantità per ottenere lo stesso risultato di un cucchiaino di zucchero semolato. Il miele contiene sali minerali e vitamine, non sufficienti però a coprire il fabbisogno giornaliero dell'organismo.

È buona norma non utilizzare il miele ad alte temperature o per dolcificare bevande molto calde. Il calore, infatti, contribuisce a far disperdere le sostanze nutritive.
A parità di peso, il miele è meno calorico dello zucchero semolato. Costituito per il 20% da acqua, apporta circa 304 Kcal per 100 grammi contro le 392 del saccarosio.
Tuttavia, bisogna ricordare che un cucchiaino di miele pesa di più di uno di zucchero, per cui non lasciamoci ingannare dalle apparenze e affidiamoci solo ai grammi.

Alla luce di quanto detto finora, il miele è da preferire ai saccaridi integrali o raffinati. Tuttavia, essendo anch'esso uno zucchero semplice, va comunque limitato in cucina.
Più o meno ha un indice glicemico molto simile a quello del saccarosio con il rischio di sviluppare le stesse patologie dovute da un eccesso di zuccheri nel sangue come diabete, carie dentarie e obesità.
L'organismo trasforma le quantità troppo elevate in grassi che, depositandosi nei punti più critici del corpo, possono diventare adipe e quindi inestetismi. Sedimentati nei vasi sanguigni invece danno origine al colesterolo.

Come usare correttamente miele e zucchero nella vita di tutti i giorni

Per sfruttare al meglio le proprietà di entrambi i prodotti zuccherini, bisogna innanzitutto limitarne le quantità. È importante anche evitare di scaldare, cuocere e sciogliere il miele in bevande troppo calde. Questo accorgimento aiuterà a preservarne i suoi preziosi nutrienti.

Dalle ben note proprietà calmanti, un cucchiaino di miele aiuta a sedare la tosse stizzosa.
tile ogni volta che si presenta il disturbo, non bisogna però abusarne. In particolare, l'alimento non va somministrato ai bambini sotto il primo anno di età.
Non avendo un apparato digerente e un sistema immunitario ben sviluppati, infatti, i piccoli possono facilmente contrarre il botulismo, una grave infezione provocata da un batterio contenuto nelle spore.
Mentre gli adulti riescono ad espellerle senza difficoltà, il corpicino dei bimbi invece reagisce producendo una neurotossina che può portare ad un quadro clinico non confortante e talvolta anche grave.

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