Vuoi cucinare l'agnello ma il sentore di selvatico è troppo forte? Scopriamo insieme le tecniche più efficaci per togliere l'odore di selvatico dall'agnello.
L'agnello è una carne leggera ad elevato contenuto di proteine altamente digeribili.
Quando parliamo di agnello possiamo riferirci all'agnello da latte meglio noto come abbacchio oppure all'agnello bianco e maturo.
Il primo possiede una carne tenera e delicata, mentre il secondo è saporito, aromatico e dal gusto forte e deciso.
Secondo un'antica tradizione, l'agnello si consuma in occasione della Pasqua, ma si tratta pur sempre di una tipologia di carne molto comune nell'area del mediterraneo.
Come vi sarete accorti, possiede un forte odore derivante dallo strato di grasso chiaro e sottile presente sul dorso e sul cosciotto.
In questo articolo vi illustriamo alcuni metodi per togliere l'odore di selvatico dall'agnello.
L'acqua corrente ed il latte sono due trucchetti tramandati dalle nonne per togliere l'odore di selvatico dall'agnello.
Passare i pezzi di carne sotto l'acqua fredda contribuisce ad eliminare i sentori più forti, ma il lato negativo di questa tecnica è che l'agnello, una volta cotto, in parte perde il suo caratteristico sapore.
Un altro metodo consiste nell'immergere, per alcune ore, l'agnello nel latte. In questo caso, vi è però il rischio di dovere cucinare una carne eccessivamente morbida che può anche arrivare a sbriciolarsi.
Per rimuovere il sentore di selvatico, si può far bollire l'agnello ed eliminare, una volta salita in superficie, la schiuma bianca che si deposita sull'acqua.
La bollitura non si sposa, però, con questo tipo di carne da consumarsi solitamente croccante.
Per togliere il selvatico dall'agnello senza compromettere la buona riuscita della pietanza, consigliamo quindi di realizzare una marinatura molto semplice a base di acqua frizzante e succo di limone.
Per ogni kg di carne utilizziamo:
• 350-400 ml di acqua frizzante
• succo di 1 limone filtrato
Il limone è, difatti, l'unico ingrediente in grado di rimuovere un qualsiasi odore troppo forte per il naso, ma anche per il palato.
Se non avete un limone a disposizione, potete sostituirlo con circa mezzo bicchiere di aceto di vino bianco o aceto di mele. L'effetto finale sarà lo stesso.
Prendete, quindi, una pirofila ed adagiate in essa i pezzi di carne. Coprite questi ultimi con la marinatura precedentemente preparata.
La marinatura deve durare nel complesso cinque o sei ore, durante le quali dovremmo togliere e sostituire il liquido della marinatura almeno 2-3 volte.
Al termine di questo processo, potrete procedere con la marinatura vera e propria della carne di agnello con vino rosso, aromi e spezie, secondo la preparazione scelta.
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