Le arancine siciliane sono una vera e propria prelibatezza e rappresentano uno dei piatti tipici della cucina sicula.
Noti nella parte occidentale dell'Isola con il nome di arancina e nell'area catanese con quello di arancino, sono in entrambi i casi delle palline di riso ripiene di ragù che dopo essere state impanate vengono fritte in olio bollente e gustate ben calde e filanti.
La differenza sostanziale tra l'arancina di Palermo e l'arancino di Catania sta esclusivamente nella forma: a palla il primo mentre il secondo ha una forma appuntita simile ad una pera.
Oltre alla versione tradizionale che vuole gli arancini ripieni di ragù e piselli, oppure prosciutto e mozzarella, ad oggi si contano circa 100 tipi diversi di arancini con i ripieni per tutti i gusti, come per esempio quelli con gli spinaci o il pistacchio.
Vediamo insieme come preparare le arancine di riso siciliane.
Categoria: Finger Food
Procedimento per la preparazione del riso
Prepariamo innanzittutto il brodo vegetale in casa (possiamo utilizzare anche il dado), preleviamone circa 1,2 l versiamolo in una pentola e aggiungiamo il burro. Portiamo ad ebollizione e in seguito aggiungiamo il riso e il sale.
Aggiungiamo lo zafferano. Mescoliamo. Lasciamo cuocere a fiamma media, fino a quando tutto il liquido sarà stato assorbito. Togliamo quindi la pentola dal fuoco, aggiungiamo una noce di burro e mantechiamo per bene, mescolando.
Versiamo il riso in un piatto o in una pirofila abbastanza capiente, allarghiamolo per bene e ricopriamo con una pellicola. Nel mentre che raffredda, ci dedichiamo alla preparazione del ragù.
Procedimento per la preparazione del ragù
Versiamo un filo d'olio evo in una padella, aggiungiamo il burro e facciamo rosolare la cipolla tritata. Uniamo la carne macinata e facciamo cuocere alcuni minuti.
Sfumiamo con il vino rosso e aggiungiamo la salsa di pomodoro. Saliamo e pepiamo e portiamo a cottura per almeno un'ora.
Trascorso metà del tempo previsto, uniamo i piselli e proseguiamo con la cottura.
Se dovesse risultare troppo asciutto, aggiungiamo due cucchiai d'acqua calda per favorire la cottura dei piselli, ricordandoci però che il ragù deve risultare molto asciutto. Quindi, a fine cottura, è necessario che tutto il liquido sia stato assorbito. Eventualmente è possibile allungare i tempi di cottura.
Una volta pronto, lasciamolo raffreddare completamente. È importante, infatti, che tutti gli ingredienti siano completamente freddi per facilitare la formazione degli arancini.
Dare la forma agli arancini
Una volta che il riso e il ragù sono freddi, possiamo procedere con la formazione degli arancini.
Avendo sempre a portata di mano una ciotola con dell'acqua per inumidirci le mani, preleviamo due cucchiai di riso e appoggiamoli sul palmo della mano. Con l'altra mano schiacciamo il riso in modo da conferirgli la forma di una palla cava.
Aiutandoci con un cucchiaino, versiamo un po' di ragù all'interno dell'arancino, aggiungiamo un pezzetto di caciocavallo e richiudiamolo dandogli la forma di una palla. Compattiamo per bene, pressando con le mani e poi rimodellandolo pian piano, dandogli una forma tondeggiante.
Procedimento per la preparazione della pastella
Prepariamo la pastella versando in una ciotola la farina setacciata, un pizzico di sale e l'acqua a filo. Mescoliamo con una frusta.
La pastella deve essere densa, per evitare che in cottura gli arancini si aprano e non tengano la forma.
Passiamo l'arancino prima nella pastella e poi nel pangrattato.
La frittura
Scaldiamo in una padella l'olio di arachidi e tuffiamoci uno o due arancini per volta. È importante cuocerne uno o due per volta, per evitare di abbassare la temperatura dell'olio. Ci vorranno circa 6-7 minuti ad arancino per ottenere la frittura e doratura ottimale. Scoliamoli e posizioniamoli sulla carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
Il consiglio è di mangiarli appena fritti perché solo così si possono gustare al massimo e ritrovare il caciocavallo o la mozzarella filante.
Possiamo congelare gli arancini prima di friggerli, oppure conservarli in frigorifero per 2-3 giorni.
Consigliamo di consumare subito gli arancini fritti, per godere dell'effetto filante: in caso non sia possibile, però, è possibile riscaldarli al forno o in microonde.
È importante che tutti gli ingredienti siano freddi prima di comporre gli arancini. Inoltre, se si impregnano di olio dopo la frittura, significa che la temperatura dell'olio è troppo bassa, oppure si è abbassata perché si sono fritti troppi arancini alla volta.
Al posto del caciocavallo possiamo utilizzare provola o pecorino fresco .
Le arancine siciliane sono perfette come finger food, come antipasto o da portare durante un pic nic.
Franciacorta Satèn o un Prosecco Valdobbiadene.
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