I pici alle briciole sono un piatto povero, tipico del sud della Toscana, realizzato con pasta fatta a mano condita con briciole di pane soffritte con aglio e olio.
La ricetta tradizionale prevede che la pasta venga preparata in casa con una forma simile a quella degli spaghetti, ma leggermente più spessa. Chi non fosse capace di realizzarli in casa, può ovviamente comprare i pici freschi già pronti. L'impasto è a base di farina, acqua e sale: normalmente le uova sono assenti, anche se le troviamo in alcune ricette più recenti.
Il condimento è facilissimo: il pane, rigorosamente toscano e raffermo, viene prima grattugiato o sbriciolato, per poi essere saltato in padella con olio e aglio; in ultimo si aggiunge la pasta e si mescola per bene.
Un piatto semplice, ma perfetto per un pranzo diverso dal solito; possiamo inoltre aromatizzare il tutto con del peperoncino tritato, del prezzemolo o, perché no, una grattugiata di pecorino.
I pici sono conosciuti anche per essere conditi con sughi diversi come il sugo all'Aglione (a base di pomodoro e aglio), il ragù di carne (preparato con ragù di carne chianina, sfumato al Chianti), e "cacio e pepe" utilizzando il pecorino toscano, che ha un sapore più dolce e delicato rispetto a quello romano.
Ecco come preparare i pici alle briciole con la nostra ricetta!
Categoria: Primi
Assicuriamoci che il pane toscano sia raffermo.
Grattugiamo con un mixer o sbricioliamo il pane: più le briciole saranno piccole, più la riuscita del piatto sarà migliore.
In una padella soffriggiamo l'aglio con l'olio: quando prenderà colore eliminiamo l'aglio e aggiungiamo le briciole. Saltiamole fino a renderle croccanti e aggiungiamo una spolverata di peperoncino tritato (facoltativo).
Intanto cuociamo la pasta, scoliamola al dente e saltiamola in padella con le briciole.
Serviamo subito.
Se prepariamo la pasta fresca in casa, per 4 persone, procediamo in questo modo: uniamo 200 g di semola di grano duro e 100 g di farina 00 in una ciotola. Impastiamo con 200 ml di acqua, uniamo olio e sale, formando un panetto che lasceremo riposare per un'ora.
Successivamente, dopo aver infarinato un piano di lavoro, ricaviamo dal panetto (con un tarocco o un coltello) strisce spesse circa 1 cm e facciamole rotolare con le mani, formando degli spaghetti un po' più grossi di quelli classici. I nostri pici sono pronti da cuocere.
Possiamo conservare la pasta fresca tra due canovacci infarinati con farina di grano duro, per un giorno.
Per un pranzo in famiglia
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Assaggiata in vacanza e cucinata con il mio amico chef Lorenzo... piatto semplicissimo, ma di grande gusto!
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