Preparare l'impasto per la pizza in casa come quello che troviamo in pizzeria non è complicato, basta seguire semplici regole e passaggi.
La Pizza, insieme alla pasta, è una delle ricette italiane più conosciuta nel mondo, fa parte della categoria dei lievitati e il suo impasto base è composto da pochi e semplici ingredienti: farina, acqua, olio, sale e lievito.
L'impasto che andremo a preparare è fatto con una farina di forza, ricca di glutine e ideale per le lievitazioni lunghe.
Una volto pronto può essere farcito a piacere, con la classica passata di pomodoro e gli ingredienti che preferite.
Il procedimento che vi mostriamo viene chiamato no-knead, è molto semplice, ma richiede del tempo sia per la lievitazione sia per le pieghe, che devono essere ripetute per tot passaggi. I "no knead" sono tipi di impasto che richiedono poca manipolazione, sfruttando principalmente i lunghi tempi di riposo per sviluppare consistenza e sapore.
Come vedremo nella ricetta, infatti, gli ingredienti vengono impastati in modo veloce e grezzo in una ciotola: farina setacciata, lievito di birra sbriciolato, acqua, sale, olio extra vergine d'oliva. Una volta che abbiamo creato un "panetto" (che non abbiamo nemmeno toccato con le mani, ma solo con il cucchiaio di legno), copriamo la ciotola con un foglio di pellicola trasparente per alimenti e lasciamo lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente, per poi procedere con le pieghe, la stesura e la cottura.
Con le dosi indicate si ottengono 3 pizze rotonde da 26-28 cm di diametro.
Categoria: Lievitati
Se invece disponete di un forno a gas ricordatevi che tenderà a bruciare il fondo della pizza poiché la fonte di calore proviene solo dal basso, controllate spesso la cottura!
Potete ricreare un effetto refrattario facendo scaldare una teglia di ferro (la piu spessa che avete in casa) al contrario, cioè con il fondo rivolto verso l'alto, e cuocendo la pizza poggiandola con un foglio di carta da forno.
Per fare un buon impasto con la planetaria bisogna seguire alcune piccole accortezze.
Il problema principale della planetaria è che riscalda molto l'impasto e potrebbe rovinare o rallentare la formazione del glutine.
Durante la fase di impastamento le proteine della farina, mescolate con l'acqua, formano la maglia glutinica, che altro non è che un reticolo comunicamente chiamato glutine.
Il lievito aggiunto durante la formazione dell'impasto forma un gas, l'anidride carbonica.
Questa formazione si conclude quando il lievito esaurisce gli zuccheri all'interno dell'impasto e quindi termina la produzione di gas.
Da quel momento in poi l'impasto diventa troppo lievitato ed inizia la fase di collasso.
Se decidiamo di usare l'impastatrice planetaria per fare l'impasto della pizza, bisogna usare acqua freddissima (teniamo l'acqua in frigo ed un'ora prima di impastare riponiamola in congelatore per averla molto fredda).
Possiamo aiutarci anche con i siberini che da tenere attaccati al boccale della planetaria.
Il procedimento da seguire per fare l'impasto pizza con la planetaria è pressochè identico a quello spiegato sopra.
Versiamo la farina nel boccale, sbricioliamo il lievito ed azioniamo l'impastatrice con la foglia per un paio di minuti a velocità bassa.
Aggiungiamo il 60-65% dell'acqua gelata e continuate ad impastare fino a quando non si sarà assorbita tutta l'acqua.
A questo punto uniamo poco alla volta la restante acqua ed aumentiamo del 30% la velocità della macchina.
Prima di aver completato il versamento di tutta l'acqua versiamo a filo l'olio ed il sale.
Concludiamo l'impasto togliendo la foglia ed utilizzando il gancio.
L'impasto è pronto quando dai bordi del boccale non c'è più nulla di attaccato.
A questo punto fate 'puntare' l'impasto (la prima lievitazione dopo l'impastamento e prima della formazione dei panetti si chiama 'puntata') 1 fuori dal frigo e poi 3 ore in frigorifero.
Tirate poi fuori, fate i panetti (questa fase è chiamata 'staglio' ovvero il momento in cui vengono formati i panetti).
Fate lievitare i panetti per una seconda volta (questa seconda lievitazione è chiamata 'appretto', a Napoli vengono chiamati 'criscitielli') per un paio d'ore.
Stendere l'impasto e siete pronti così per la cottura.
Il lievito di birra è un microorgaismo vivente che permette il rigonfiamento della pasta una volta mescolato con farina e acqua.
Viene venduto fresco in cubetti da 25 g, si conserva per poche settimane e può essere congelato.
Il lievito di birra secco è invece disidratato e lo si trova in bustine da 7 g (equivalenti ai 25 di quello fresco) e ha una conservazione più lunga.
La quantità di lievito da utilizzare varia a seconda della lavorazione dell'impasto e dei tempi di lievitazione.
In linea di massima potete utilizzare una quantità di lievito minore a patto di aumentare i tempi di riposo.
Per aumentare la digeribilità della vosta pizza potete prepare impasti che utilizzano quantità bassissime di lievito che però richiedono una maturazione in frigo di molte ore.
Trovate tutto nel nostro speciale dedicato all'impasto della pizza a lunga lievitazione.
È possibile congelare l'impasto della pizza una volta lievitato, riponetelo ben chiuso in un sacchetto gelo (dividetelo in panetti se dovrete fare pizze monoporzioni) e scongelatelo poi a temperatura ambiente al momento del bisogno.
Potete anche congelare le pizze già pronte: vi consigliamo di cuocerle per 7-8 minuti, di farle raffreddare e avvolgerle nell'alluminio prima di metterle in congelatore. Al momento di consumarle finite la cottura in forno (senza bisogno di scongelarle) già caldo a 180-200°.
Se utilizzate il i lievito di birra disidratato assicuratevi che sia 'autoattivante'.
Questo impasto per la pizza è perfetto per la realizzazione di pizze casalinghe da condire con ingredienti a piacere.
La video ricetta del giorno
Alfio Pagnozza
lunedì 27 marzo 2023
Salve ho sempre utilizzato questa ricetta e la pizza è sempre venuta buonissima. Volevo sapere se fosse possibile eseguire tutti i passaggi soliti il venerdì, metterla in frigo ad avvenuta lievitazione per poi utilizzarla il sabato mattina. Se si, quali precauzioni dovrei prendere una volta uscito l'impasto dal frigo? Grazie
Ricetta.it
ha scritto: lunedì 27 marzo 2023
Ciao Alfio, usa 2 g di lievito e non fare l'ultima parte di lievitazione a temperatura ambiente per almeno 3 ore, mettila invece nella parte più bassa del frigo. Tirala fuori poi almeno un paio d'ore prima di dividere in panetti
Emanuele Failla
sabato 25 marzo 2023
Salve 😊 domanda molto banale… saremo 6 persone a cena e questa ricetta e per 3… in modo tale che vengano fuori sei pizze dei raddoppiare le dosi, giusto? Grazie in anticipo per la tua amata risposta
Ricetta.it
ha scritto: sabato 25 marzo 2023
Esattamente ☺️
Roberta Giuliani
martedì 11 gennaio 2022
Salve, innanzitutto grazie, è la ricetta per pizza più buona che abbia mai provato. Vorrei sperimentarla con farina integrale ma non capisco come variare le dosi, negli esempi c’è solo l’alternativa con farina di tipo 1. Potete aiutarmi? Per il resto il procedimento è invariato?
Ricetta.it
ha scritto: mercoledì 12 gennaio 2022
Ciao Roberta, ci fa molto piacere che ti sia piaciuta 😊
Ti consigliamo di utilizzare 250 g di farina integrale, 250 g di farina 0 o Manitoba, 350 ml di acqua. Tutto il procedimento rimane invariato
Sara Palummo
lunedì 10 gennaio 2022
Salve, con la farina integrale devo cambiare le dosi ? Grazie buona serata
Ricetta.it
ha scritto: lunedì 10 gennaio 2022
Ciao Sara, ti consigliamo di usare 250 g di farina integrale, 250 g di farina 0 o Manitoba, 350 ml di acqua
Sara Palummo
ha scritto: lunedì 10 gennaio 2022
Ok grazie mille, proverò a farla 🙈🤤
Andrea Valentini
domenica 7 novembre 2021
Buonasera! Sto provando per la prima volta la ricetta...sono nella pausa di 3 ore della lievitazione. Mi sono accorto che dei 3 stampi che ho solo 1 è da 28...gli altri sono da 30 e da 32. È un problema o diventa solo un pò più bassa? Grazie
Ricetta.it
ha scritto: domenica 7 novembre 2021
Ciao Andrea, nessun problema, stendila creando un disco più piccolo all'interno della teglia