Impasto per la pizza

Preparare l'impasto per la pizza in casa come quello che troviamo in pizzeria non è complicato, basta seguire semplici regole e passaggi.

La Pizza, insieme alla pasta, è una delle ricette italiane più conosciuta nel mondo, fa parte della categoria dei lievitati e il suo impasto base è composto da pochi e semplici ingredienti: farina, acqua, olio, sale e lievito.

L'impasto che andremo a preparare è fatto con una farina di forza, ricca di glutine e ideale per le lievitazioni lunghe.
Una volto pronto può essere farcito a piacere, con la classica passata di pomodoro e gli ingredienti che preferite.

Il procedimento che vi mostriamo viene chiamato no-knead, è molto semplice, ma richiede del tempo sia per la lievitazione sia per le pieghe, che devono essere ripetute per tot passaggi.  I "no knead" sono tipi di impasto che richiedono poca manipolazione, sfruttando principalmente i lunghi tempi di riposo per sviluppare consistenza e sapore.

Come vedremo nella ricetta, infatti, gli ingredienti vengono impastati in modo veloce e grezzo in una ciotola: farina setacciata, lievito di birra sbriciolato, acqua, sale, olio extra vergine d'oliva. Una volta che abbiamo creato un "panetto" (che non abbiamo nemmeno toccato con le mani, ma solo con il cucchiaio di legno), copriamo la ciotola con un foglio di pellicola trasparente per alimenti e lasciamo lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente, per poi procedere con le pieghe, la stesura e la cottura.

Con le dosi indicate si ottengono 3 pizze rotonde da 26-28 cm di diametro.

Categoria: Lievitati

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Su un totale di voti: 5340
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Tempo 90 min
Difficoltà Facile
Porzioni 3
Costo Basso

Ingredienti per circa 850 g di impasto (3 pizze da 26-28 cm di diametro)

farina manitoba 500 g di farina 00 (o farina Manitoba)
lievito di birra 7 g di lievito di birra fresco (o 3 g di lievito di birra disidratato)
olio 10 g di olio extra vergine di oliva
acqua 350 ml di acqua minerale naturale in bottiglia a temperatura ambiente
sale 8 g di sale

Preparazione

Come preparare l'impasto per la pizza

Impasto per la pizza - Passaggio 1
Impasto per la pizza - Passaggio 2

NOTA: se utilizzate farina Barilla 00 usate solo 250 ml di acqua anziché 350 ml.
Mettiamo in una boule la farina setacciata e uniamovi il lievito di birra sbriciolato finemente [1] quindi mescoliamo utilizzando un cucchiaio di legno.
Versiamo l'acqua in più riprese [2], continuando a mescolare in modo che venga assorbita dalla farina e il lievito si sciolga completamente.

Impasto per la pizza - Passaggio 3
Impasto per la pizza - Passaggio 4

Aggiungiamo il sale e versiamo l'olio extra vergine d'oliva [3] sempre continuando a mescolare. Questo tipo di impasto, mescolato in modo grezzo viene definito 'no knead'. 
Copriamo la ciotola con un foglio di pellicola trasparente per alimenti e lasciamo lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente [4].
L'ideale è metterlo in forno con la modalità 'forno spento' in modo da avere una temperatura costante di 26-28°.
Se non disponete di questa funzionalità potete avvolgere la ciotola in una coperta e lasciarla in un luogo riparato da correnti.

Impasto per la pizza - Passaggio 5
Impasto per la pizza - Passaggio 6

Trascorso questo tempo, trasferiamo l'impasto sul piano di lavoro e ripieghiamolo su se stesso ripetendo l'operazione sui 4 lati [5]. Poi per tre volte, richiudiamo l'impasto tirandolo con le mani verso di noi. Non preoccupatevi se inizialmente la consistenza risulterà piuttosto appiccicosa (stendete un velo di farina sul piano per aiutarvi). Rimettiamo il panetto nella boule, copriamo con la pellicola e lasciamo lievitare per altri 20 minuti [6].

Impasto per la pizza - Passaggio 7
Impasto per la pizza - Passaggio 8

Ripetiamo questo passaggio per altre due volte [7]; l'ultima volta, prima di rimettere l'impasto nella boule, versiamovi un filo d'olio e infine lasciamo lievitare a temperatura ambiente per almeno 3 ore [8].

Stendere la pizza in teglia

Impasto per la pizza - Passaggio 9
Impasto per la pizza - Passaggio 10

Riprendiamo l'impasto, trasferiamolo sul piano di lavoro e suddividiamolo in tre panetti dello stesso peso, in questo modo avrete delle pizze dello giusto spessore, belle croccanti fuori e morbide dentro (in alternativa le dosi indicate sono sufficienti per una placca da forno rettangolare).
Copriamoli con un canovaccio pulito oppure un foglio di pellicola e lasciamoli lievitare ancora un'ora a temperatura ambiente [9].
Versiamo un po' di farina di semola e appiattiamo ogni panetto premendo con le dita tutt'intorno e al centro [10].

Impasto per la pizza - Passaggio 11
Impasto per la pizza - Passaggio 12

Eliminiamo la semola in eccesso e trasferiamo l'impasto in una teglia di 26-28 cm, unta con olio d'oliva (non importa se non arrivamo ai bordi) [11].
Lasciamolo riposare ancora 30 minuti circa, infine allarghiamolo con le mani fino alla giusta dimensione: aggiungiamo passata di pomodoro [12] e gli ingredienti che preferiamo. Noi abbiamo optato per acciughe e capperi. 

La cottura della pizza in forno

Impasto per la pizza - Passaggio 13
Impasto per la pizza - Passaggio 14

Versiamo un filo d'olio extra vergine [13] e cuociamo in forno già caldo alla massima temperatura (300°) per circa 10 minuti [14] oppure a 200°-220° per 15-20 minuti.
Se volete cuocere più pizze contemporaneamente vi consigliamo di utilizzare la modalità ventilata per avere così un ricircolo dell'aria e una cottura uniforme.

Se invece disponete di un forno a gas ricordatevi che tenderà a bruciare il fondo della pizza poiché la fonte di calore proviene solo dal basso, controllate spesso la cottura!

Potete ricreare un effetto refrattario facendo scaldare una teglia di ferro (la piu spessa che avete in casa) al contrario, cioè con il fondo rivolto verso l'alto, e cuocendo la pizza poggiandola con un foglio di carta da forno.

Impasto per la pizza con impastatrice planetaria

Per fare un buon impasto con la planetaria bisogna seguire alcune piccole accortezze. 

Il problema principale della planetaria è che riscalda molto l'impasto e potrebbe rovinare o rallentare la formazione del glutine.

Durante la fase di impastamento le proteine della farina, mescolate con l'acqua, formano la maglia glutinica, che altro non è che un reticolo comunicamente chiamato glutine. 
Il lievito aggiunto durante la formazione dell'impasto forma un gas, l'anidride carbonica. 
Questa formazione si conclude quando il lievito esaurisce gli zuccheri all'interno dell'impasto e quindi termina la produzione di gas.
Da quel momento in poi l'impasto diventa troppo lievitato ed inizia la fase di collasso.

Se decidiamo di usare l'impastatrice planetaria per fare l'impasto della pizza, bisogna usare acqua freddissima (teniamo l'acqua in frigo ed un'ora prima di impastare riponiamola in congelatore per averla molto fredda). 
Possiamo  aiutarci anche con i siberini che da tenere attaccati al boccale della planetaria.
Il procedimento da seguire per fare l'impasto pizza con la planetaria è pressochè identico a quello spiegato sopra. 

Versiamo la farina nel boccale, sbricioliamo il lievito ed azioniamo l'impastatrice con la foglia per un paio di minuti a velocità bassa.
Aggiungiamo il 60-65% dell'acqua gelata e continuate ad impastare fino a quando non si sarà assorbita tutta l'acqua.
A questo punto uniamo poco alla volta la restante acqua ed aumentiamo del 30% la velocità della macchina.
Prima di aver completato il versamento di tutta l'acqua versiamo a filo l'olio ed il sale.
Concludiamo l'impasto togliendo la foglia ed utilizzando il gancio. 
L'impasto è pronto quando dai bordi del boccale non c'è più nulla di attaccato.
A questo punto fate 'puntare' l'impasto (la prima lievitazione dopo l'impastamento e prima della formazione dei panetti si chiama 'puntata') 1 fuori dal frigo e poi 3 ore in frigorifero.
Tirate poi fuori, fate i panetti (questa fase è chiamata 'staglio' ovvero il momento in cui vengono formati i panetti).
Fate lievitare i panetti per una seconda volta (questa seconda lievitazione è chiamata 'appretto', a Napoli vengono chiamati 'criscitielli') per un paio d'ore.
Stendere l'impasto e siete pronti così per la cottura.

Come sostituire il lievito di birra con quello disidratato

Il lievito di birra è un microorgaismo vivente che permette il rigonfiamento della pasta una volta mescolato con farina e acqua.
Viene venduto fresco in cubetti da 25 g, si conserva per poche settimane e può essere congelato.
Il lievito di birra secco è invece disidratato e lo si trova in bustine da 7 g (equivalenti ai 25 di quello fresco) e ha una conservazione più lunga.

La quantità di lievito da utilizzare varia a seconda della lavorazione dell'impasto e dei tempi di lievitazione.
In linea di massima potete utilizzare una quantità di lievito minore a patto di aumentare i tempi di riposo.

Come preparare un impasto a lunga lievitazione

Per aumentare la digeribilità della vosta pizza potete prepare impasti che utilizzano quantità bassissime di lievito che però richiedono una maturazione in frigo di molte ore.
Trovate tutto nel nostro speciale dedicato all'impasto della pizza a lunga lievitazione.

Le regole d'oro per la preparazione dell'impasto della pizza e per la cottura

  1. La quantità di acqua da utilizzare dipende da vari fattori tra cui la quantità di glutine. Una farina ricca di glutine assorbe acqua in quantità maggiore
  2. Se utilizzate lievito di birra fresco è possibile anche scioglierlo in un po' di acqua a temperatura ambiente, potete invece unire il lievito secco di birra direttamente alle farine
  3. La lievitazione del vostro impasto deve avvenire in un ambiente tiepido ad un temperatura di circa 25°, lontano da correnti. Potete metterlo in un mobile chiuso o dentro al forno spento, ad esempio
  4. La temperatura di cottura indicata è quella massima (solitamente è di 200-220° ma può arrivare anche a 300°) e i tempi di cottura variano in base al peso e allo spessore della vostra pizza
  5. Il forno elettrico ventilato è il più indicato per la cottura, ricordatevi di preriscaldarlo prima di infornare
  6. Non utilizzare mai il mattarello per stendere la pizza per non vanificare il processo di lievitazione

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    Consigli e Varianti

    È possibile congelare l'impasto della pizza una volta lievitato, riponetelo ben chiuso in un sacchetto gelo (dividetelo in panetti se dovrete fare pizze monoporzioni) e scongelatelo poi a temperatura ambiente al momento del bisogno.

    Potete anche congelare le pizze già pronte: vi consigliamo di cuocerle per 7-8 minuti, di farle raffreddare e avvolgerle nell'alluminio prima di metterle in congelatore. Al momento di consumarle finite la cottura in forno (senza bisogno di scongelarle) già caldo a 180-200°.

    Se utilizzate il i lievito di birra disidratato assicuratevi che sia 'autoattivante'.

    Per quale occasione

    Questo impasto per la pizza è perfetto per la realizzazione di pizze casalinghe da condire con ingredienti a piacere.

    La video ricetta del giorno    

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    Commenti degli utenti (353)


    img-usr-1 Alfio Pagnozza
    lunedì 27 marzo 2023

    Salve ho sempre utilizzato questa ricetta e la pizza è sempre venuta buonissima. Volevo sapere se fosse possibile eseguire tutti i passaggi soliti il venerdì, metterla in frigo ad avvenuta lievitazione per poi utilizzarla il sabato mattina. Se si, quali precauzioni dovrei prendere una volta uscito l'impasto dal frigo? Grazie

    Rispondi

    rpl-img-1 Ricetta.it
    ha scritto: lunedì 27 marzo 2023

    Ciao Alfio, usa 2 g di lievito e non fare l'ultima parte di lievitazione a temperatura ambiente per almeno 3 ore, mettila invece nella parte più bassa del frigo. Tirala fuori poi almeno un paio d'ore prima di dividere in panetti

    Rispondi

    img-usr-2 Emanuele Failla
    sabato 25 marzo 2023

    Salve 😊 domanda molto banale… saremo 6 persone a cena e questa ricetta e per 3… in modo tale che vengano fuori sei pizze dei raddoppiare le dosi, giusto? Grazie in anticipo per la tua amata risposta

    Rispondi

    rpl-img-2 Ricetta.it
    ha scritto: sabato 25 marzo 2023

    Esattamente ☺️

    Rispondi

    img-usr-3 Roberta Giuliani
    martedì 11 gennaio 2022

    Salve, innanzitutto grazie, è la ricetta per pizza più buona che abbia mai provato. Vorrei sperimentarla con farina integrale ma non capisco come variare le dosi, negli esempi c’è solo l’alternativa con farina di tipo 1. Potete aiutarmi? Per il resto il procedimento è invariato?

    Rispondi

    rpl-img-3 Ricetta.it
    ha scritto: mercoledì 12 gennaio 2022

    Ciao Roberta, ci fa molto piacere che ti sia piaciuta 😊
    Ti consigliamo di utilizzare 250 g di farina integrale, 250 g di farina 0 o Manitoba, 350 ml di acqua. Tutto il procedimento rimane invariato

    Rispondi

    img-usr-4 Sara Palummo
    lunedì 10 gennaio 2022

    Salve, con la farina integrale devo cambiare le dosi ? Grazie buona serata

    Rispondi

    rpl-img-4 Ricetta.it
    ha scritto: lunedì 10 gennaio 2022

    Ciao Sara, ti consigliamo di usare 250 g di farina integrale, 250 g di farina 0 o Manitoba, 350 ml di acqua

    Rispondi

    rpl-img-4 Sara Palummo
    ha scritto: lunedì 10 gennaio 2022

    Ok grazie mille, proverò a farla 🙈🤤

    Rispondi

    img-usr-5 Andrea Valentini
    domenica 7 novembre 2021

    Buonasera! Sto provando per la prima volta la ricetta...sono nella pausa di 3 ore della lievitazione. Mi sono accorto che dei 3 stampi che ho solo 1 è da 28...gli altri sono da 30 e da 32. È un problema o diventa solo un pò più bassa? Grazie

    Rispondi

    rpl-img-5 Ricetta.it
    ha scritto: domenica 7 novembre 2021

    Ciao Andrea, nessun problema, stendila creando un disco più piccolo all'interno della teglia

    Rispondi