Perché a Pasqua mangiamo la colomba?

Perché la colomba è considerata il dolce pasquale per eccellenza? Scopriamo qual è il suo significato e la sua origine.

Si avvicina il periodo pasquale e per addobbare la tavola delle feste il pensiero va subito alle uova di cioccolato e alla colomba.

Ma perchè la colomba è considerata il dolce pasquale per eccellenza?
Scopriamo qual è il suo significato e la sua origine.

Con la Pasqua arriva anche la Colomba

Nel periodo pasquale si cominciano alcune preparazioni culinarie particolari.

Le uova, i coniglietti e in special modo le soffici colombe spiccano dalle vetrine delle pasticcerie o nei supermercati. 

La colomba è un dolce che fa parte dei grandi lievitati e tradizionalmente viene consumata durante i giorni dedicati alla Pasqua.

Si può preparare a casa, oppure acquistare già pronta, oggi offerta in diverse varianti di colore e gusto.
Questo uccello che simboleggia la pace e la rinascita ha però un origine che proviene molto da lontano, addirittura risalente al mondo Greco e Romano.

Sono tantissime nella mitologia mediterranea e in generale nella cultura mediorientale le leggende che riguardano gli uccelli, che hanno il dono o il compito di fungere da via di comunicazione con il regno dell’aldilà.
E del resto fino al tardo Medioevo la comunicazione con i piccioni era un metodo molto usato per recapitare messaggi. Insomma, una realtà molto concreta per la vita degli uomini di allora.

Ma in particolare modo, durante le festività dedicate alla primavera, i Romani onoravano la dea della fertilità, Venere, offrendo piccioni in segno di gratitudine per la fertilità del suolo e l’abbondanza dei raccolti.
Questa usanza fu poi assorbita dal Cristianesimo, che trasformò il piccione in delicate colombe bianche, per simboleggiare la pace e la rinascita.
Per i primi cristiani assumeva il significato di buon auspicio, perfetto collegamento simbolico con la Pasqua di Resurrezione, che porta con sè un potente messaggio di speranza e rinascita a nuova vita.

La prima colomba pasquale della storia

La tradizione di regalare la colomba di Pasqua ha avuto inizio nel nord Italia, in Lombardia, durante il Medioevo.

Si racconta che nel VI secolo d.C. il re longobardo Alboino, durante un assedio a Pavia, si vide recapitare un dolce a forma di colomba, insieme alla richiesta di pace.
Un’altra di queste leggende vede protagonista la regina Teodolinda che durante un banchetto imbandito per celebrare il padre irlandese Colombano vide qualcosa di straordinario.

Il vecchio religioso infatti era impossibilitato a consumare carni per via del della sua fede e trasformò davanti alla regina le pietanze presenti sulla tavola imbandita per lui, in candide colombe.
Teodolinda assistendo alla sorprendente trasformazione, rimase talmente colpita da decidere di donare il territorio di Bobbio a Colombano.

L’uomo insieme ai suoi confratelli fondò qui l’Abbazia di San Colombano. Diventato successivamente santo, fu sempre rappresentato con una colomba sulla spalla.
In ultimo, esiste un’altra leggenda, collocabile nel 1176, durante la guerra che vide coinvolti i Comuni Italiani contro Federico Barbarossa.

In questa occasione alcune colombe bianche furono viste volare al di sopra delle insegne dei lombardi. Il condottiero vedendole posarsi sui propri stendardi interpretò la situazione come un segno di buon auspicio e ordinò di fare preparare dei pani a forma di colomba da offrire ai suoi cavalieri per incoraggiarli alla lotta. Ancora un volta quindi, donare una colomba assumeva il significato ben augurante di pace e abbondanza per chi la riceverà.

Dalla tradizione ai giorni nostri

Dopo aver viaggiato tra le leggende offerte dall'antica storia di questo dolce, manca un ultimo tassello fondamentale, cioè il momento in cui la colomba è diventata un fine pasto immancabile sulla tavola di primavera degli italiani.
La commercializzazione in larga scala del dolce si deve a Dino Villani, collaboratore presso la famosa azienda produttrice di panettoni di proprietà di Angelo Motta.

A lui l’intuizione di convertire le macchine con cui si producevano i panettoni, per creare la produzione di colombe nel periodo di Pasqua.
Alla Motta, subentrò poi nel 1944 la Vergani, specializzandosi nella colomba dolce, e diventando un leader di mercato che ancora oggi con le più disparate varianti di gusto, rende la colomba il dolce per eccellenza della Pasqua.

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