Leggere l'etichetta è importante anche nella scelta della pasta sfoglia pronta. Vediamo come capire quali sono i migliori preparati presenti sul mercato.
La pasta sfoglia pronta che si trova in commercio è molto facile da adoperare e le sue vendite sono in forte aumento.
Può essere usata per creare preparazioni dolci e salate di qualsiasi tipo: dai millefoglie alla crema pasticcera ai salatini, dalle torte a base di erbe di campo ei vol-au-vent.
Come scegliere la pasta sfoglia pronta che possiede le migliori caratteristiche? Vediamo assieme come orientare la propria scelta sul prodotto più salutare.
La pasta sfoglia industriale è ricca di grassi saturi non particolarmente benefici per la nostra salute quindi è meglio non adoperarla troppo spesso in cucina.
Per darvi un’idea del suo contenuto di grassi, tenete sempre presente che una fetta di torta salata con base di sfoglia farcita con ricotta e zucchine ha il doppio delle calorie di un piatto di pasta a base di ricotta e zucchine.
La sfoglia industriale di solito non viene preparata con il burro come prevede la ricetta originale ma la materia grassa è costituita da olio di palma, di colza o meglio che vada di cocco o di girasole.
La percentuale di grassi va dal 16 al 34%.
Scegliete quindi una pasta sfoglia pronta che abbia un più vicino al 16% di grassi per avere un prodotto meno calorico e ricordate di non usarla più di una volta a settimana.
Quello da tenere presente non è solo la quantità di grassi totali, ma anche il tipo di grassi.
I grassi saturi sono tra i più nocivi, infatti sono responsabili dell’aumento di colesterolo LDL nel sangue, ovvero quello considerato cattivo che può depositarsi all’interno delle arterie favorendo lo sviluppo di malattie della circolazione.
Nella pasta sfoglia industriale che troviamo in commercio, la quantità di grassi saturi varia da un minimo dell’8% fino a un massimo del 14%.
Per scoprire quale sia il quantitativo di questi grassi presenti nella pasta che avete scelto, basta leggere le informazioni nutrizionali presenti per legge in etichetta. Se notate che la vostra ha troppi grassi saturi, sostituitela con una che ne abbia meno: la vostra salute ringrazierà.
L’Oms ha stabilito che la quantità di sale raccomandata non sia superiore ai 5 grammi ovvero un cucchiaino da caffè.
In Italia però ne consumiamo in media il doppio aumentando così i fattori di rischio per ictus e malattie cardiache.
Nella pasta sfoglia il sale è contenuto in quantità limitate ma se stai seguendo una particolare alimentazione che non ne prevede la sua assunzione, leggi la percentuale di sale contenuta in etichetta e scegli sempre la sfoglia che ne contiene meno.
Non ci sono grandi differenze nel contenuto di grassi fra la pasta sfoglia fresca e quella surgelata. Anche il sapore al termine della cottura è pressoché identico.
Spesso però quelle surgelate contengono meno additivi e conservanti e quindi potrebbero essere preferibili a quelle fresche, tra l'altro possono anche essere conservate più a lungo.
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