Anche se simili per alcuni aspetti le lasagne napoletane differiscono di molto da quelle emiliane, a partire dalla base di pasta e dalla composizione del ragù.
Simbolo della cucina italiana nel mondo, nonché vera istituzione della domenica, la lasagna affonda le proprie origini nell'Emilia.
Tuttavia, nei secoli ogni regione ha rivisitato la ricetta proponendo diverse varianti, con ingredienti tra i più disparati.
Alla classica versione con ragù di carne si è affiancata anche la moderna versione con verdure e ortaggi, per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che abbracciano uno stile di vita vegetariano o vegano.
In questo articolo, tuttavia, andremo ad analizzare le differenze tra la rinomata lasagna emiliana e la saporita versione napoletana.
La lasagna è un primo piatto nutriente e sostanzioso realizzato con più strati di pasta all'uovo (minimo due) tagliata grossolanamente a forma rettangolare e farcita con un ripieno differente in base alle tradizioni locali.
Non a caso, infatti, nelle aree di montagna le lasagne vengono farcite con un ragù a base di funghi, in Sicilia invece si predilige un condimento alla norma, mentre in Liguria è impossibile rinunciare al pesto.
In Sardegna la versione personalizzata prevede l'uso del pane curasau al posto della sfoglia di pasta.
Seppur ogni regione ha la propria variante, da sempre la lasagna bolognese è in stretta competizione con quella napoletana, contendendosi il titolo.
La prima differenza tra le due versioni riguarda senza dubbio la base. Mentre la tradizione emiliana predilige l'uso della pasta all'uovo, in Campania si impiegano fogli di pasta di grano duro.
In entrambi i casi il formaggio grattugiato e il ragù sono gli ingredienti comuni. Partendo da qui, però, le differenze tra i due primi piatti iniziano a farsi più consistenti.
Le lasagne emiliane utilizzano la pasta all'uovo, mentre quelle napoletane impiegano la sfoglia di grano duro, realizzata con farina e acqua, senza l'aggiunta di altri ingredienti.
Il ragù di carne è un punto comune, ma solo in parte.
Infatti, mentre nella versione campana viene aggiunta la ricotta per legare la farcitura, quella emiliana utilizza la besciamella.
Inoltre, la lasagna napoletana è molto più ricca e sostanziosa. Il ripieno è costituito da un insieme di salumi e formaggi duri tagliati a dadini, da polpettine fritte e da uova sode.
Le differenze tra le due pietanze non fanno altro che alimentare dubbi sulle origini e sulla paternalità della lasagna.
L'invenzione del piatto risale ai Romani: il primo a citarle fu il gastronomio e scrittore Marco Gavio Apicio, vissuto fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C..
Nel ‘600, in Emilia videro la luce le odierne lasagne con la pasta all'uovo, condite solo con formaggio e spezie, ma dovremo aspettare ancora un secolo per vederle completate con l'aggiunta della salsa di pomodoro tipica di Napoli.
Insomma difficile dire con certezza se siano nate prima le lasagne napoletane o quelle emiliane, anche se probabilmente l'idea degli strati di pasta conditi con formaggio e salsa arriva da Napoli, di fatto la tradizione culinaria italiana è fatta di piatti simili che variano di regione in regione, di città in citta e di casa in casa, sulla base dei gusti, delle rivisitazioni, ma anche delle materie prime disponibili all'epoca!
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