Sai davvero cuocere la pasta? Ecco 10 errori comuni che molti di noi commettono quando preparano la pasta.
La pasta è uno degli alimenti alla base dell'alimentazione degli italiani, che credono di conoscere ogni suo segreto e prepararla sempre alla perfezione. Ma è davvero così? Lo sapevate che esiste una regola ben precisa per stabilire quanto sale aggiungere all'acqua? Avete mantecato nel modo giusto finora?
Di seguito vi elenchiamo 10 errori comuni che molti di noi commettono quando preparano la pasta.
La lavorazione conta perché altrimenti non ci sarebbero buste che costano quasi il doppio delle altre e che sono fatte con grano selezionato. Inoltre la trafilatura è fondamentale perché quella bronzo garantisce una superficie ruvida con una notevole digeribilità.
Forse non ti sei mai accorto che da un formato all'altro cambia molto. La pasta rigata, infatti, si amalgama perfettamente al condimento, anche quello molto denso. Quella lunga, come gli spaghetti, ha bisogno di sughi cremosi e liquidi. Per sughi poco omogenei ci vuole la pasta corta, perfetta anche per il ragù. Non dimentichiamo tutti i formati larghi e schiacciati, come le ruote, che sono eccezionali per la pasta al forno.
Quando è arrivato il momento di buttare la pasta, è obbligatorio togliere il coperchio: la sua funzione, infatti, è soltanto quella di accelerare il tempo di ebollizione dell'acqua e non quello della cottura della pasta stessa. Se si mantiene il coperchio anche durante la fase di cottura, si rischia di avere una piatto poco al dente e appicicaticcio.
La regola parla chiaro: 100 g di pasta vogliono 1 l di acqua, che deve essere salata al momento giusto. È molto importante che ce ne sia abbastanza per accogliere abbondantemente tutta la quantità di pasta, altrimenti ci si trovano parti che restano dure ed altre che finiscono per essere scotte. È sempre meglio abbondare che rischiare.
Bisogna imparare a scolare come si deve: la pasta si toglie al dente e va saltata in padella con il condimento per un minuto, su fiamma piuttosto viva per far sì che si amalgami bene.
Si devono rigorosamente rispettare i tempi di cottura: questo è categorico. Sulla confezione sono riportate istruzioni chiare per la pasta secondo le regole italiane.
Rispettatele per avere una cottura ottimale e non superare mai i tempi, al limite per farla al dente toglietela un po' prima, conservando un po' di acqua di cottura per ripassarla direttamente in padella insieme al sugo che preferite.
L'olio si mette dopo aver cotto la pasta e non insieme all'acqua, anche perché fisicamente non svolge nessuna funzione. Per qualche motivo con la pasta lunga e quella all'uovo c'è sempre chi, puntualmente, aggiunge un cucchiaio di olio e l'unico risultato che ottiene è quello di buttarlo via quando la scola.
C'è una formula magica per calcolare quante sale utilizzare : 7 g ogni 100 g di pasta e bisogna categoricamente metterlo quando l'acqua inizia a bollire, perché altrimenti allunga i tempi necessari per arrivare a 100°, ma soprattutto si accumula sul fondo della pentola danneggiando l’acciaio e lasciando la pasta senza sapore.
Mai usare pentole basse, soprattutto quando si vogliono preparare gli spaghetti, indicazione necessaria visto che in tanti finiscono per piegarli e spezzarli, rovinando tutto il gusto e la loro capacità di amalgamarsi al sugo.
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