Le farine di frutta secca possono essere utilizzate sia per realizzare dolci, ma anche lievitati, panature, salse e secondi vegani. Vediamo insieme quali sono.
Le farine di frutta secca sono per loro natura totalmente prive di glutine ma ricche di contro di nutrienti e perfette per preparare i più svariati tipi di dolci.
Insieme alle farine di legumi e di cereali sono un'ottima base per una dieta sana e variegata.
Le farine di frutta secca, insieme alle ben più note farine di legumi e di cereali, sono versatili sia nella cucina dolce che in quella salata.
Sono farine dal sapore intenso che possono essere usate per ottimi dessert, per preparare pane e lievitati, pietanze salate, e addirittura per i fritti.
Sono ricche di vitamine, lipidi e proteine e per i celiaci sono l'alternativa ideale ai mix amidosi non sempre appetitosi.
Oltre alle più note farine di mandorle e di nocciola esistono altre farine di frutta secca, anche se non facilissime da trovare in commercio.
Vediamo quali sono e quali caratteristiche e proprietà possiede ciascuna di esse.
La farina di nocciole oltre a non essere di facile reperimento sul mercato è effettivamente abbastanza costosa (non meno di 17 euro/kg) e per questo commercializzata in sottovuoto e in piccole quantità.
Ma sicuramente vale la pena provarla.
Si tratta di una farina umida, dal sapore intenso, dall'alta prevalenza di lipidi dovuti alle grandi quantità di olio contenute in questi frutti.
Con la farina di nocciole si possono preparare pani e lievitati, ottimi fritti e ovviamente ottime torte come la strepitosa torta di nocciole piemontese.
Tutti conoscono la farina di mandorle ed essa è sicuramente, tra le farine di frutta secca quella più utilizzata in cucina.
Più facile da reperire rispetto a quella di nocciole mantiene comunque dei costi abbastanza elevati.
Questa farina può essere venduta più o meno fine.
È ricavata dalle mandorle sgusciate o da quelle sgusciate e pelate, recuperando quelle porzioni di frutta non più integre e quindi non adatte alla vendita per il consumo in purezza.
La maggior parte di noi conosce la granella di pistacchio oppure la pasta, ma non sa che esiste anche la farina di pistacchio.
Si tratta di una farina ricavata da pistacchi sgusciati e spellati, umida e di un colore verde acceso, dagli ottimi valori nutrizionali.
Ricca di proteine (circa 21 grammi su 100 di prodotto), povera di carboidrati (circa 7 grammi su 100) e di grassi (circa 5 grammi per 100 grammi di prodotto).
Il costo è decisamente ridotto rispetto alla farina di nocciole (circa 6 Euro/kg) ma risulta difficile da trovare in commercio se non ricercandola online oppure nei supermercati biologici o di nicchia.
Tutti conosciamo il cocco in diverse consistenze, da quella liquida del latte in brik, a quella in scaglie, alla farina.
La farina di cocco è ricavata dalla polpa disidratata della noce di cocco, ed è tra le più versatili in cucina.
Si tratta di una farina molto calorica e ricca di lipidi, ottima per i dolci, sia freddi sia da forno, e perfetta per preparare delle panature spettacolari.
Molto rara da trovare in commercio e altrettanto raramente usata nella cucina italiana.
Parliamo della farina di arachidi, nutriente, altamente proteica e versatile.
Si tratta di una farina utilizzata per lo più nella pasticceria americana per preparare gli impasti di torte e muffin.
Solo recentemente, da quando abbiamo iniziato ad apprezzare e commercializzare anche il burro di arachidi, le abbiamo assegnato il suo posto nella lista degli ingredienti per i nostri dolci.
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