Gli agrumi spesso riportano in etichetta la scritta 'buccia non edibile' o 'buccia edibile'. Ma cosa significa? Scoprilo su Ricetta.it
Saper leggere attentamente le etichette degli alimenti è diventato indispensabile per utilizzare al meglio i prodotti acquistati.
Ecco perché è importante conoscere perfettamente il significato di "buccia non edibile" e sapere come ci si deve comportare.
Edibile vuol dire commestibile. Pertanto se nell'etichetta di alcuni agrumi viene riportata la dicitura "buccia non edibile" vuol dire che non si possono ingerire le bucce e che non si possono nemmeno utilizzare all'interno delle preparazioni previste nelle varie ricette.
Affinché il concetto sia più chiaro è bene fare un esempio. In molte ricette di dolci, infatti, possiamo trovar scritto di gratuggiare la scorza di un limone o di inserire un po' di buccia d'arancio. Se acquistiamo però frutta la cui etichetta riporta "buccia non edibile" non possiamo utilizzare quegli agrumi per completare i nostri dolci. Per questo motivo gli esperti di cucina specificano, ad esempio, di utilizzare la scorza di un limone non trattato, sottolineando proprio quest'ultimo termine.
Se una buccia non è commestibile e quindi non utilizzabile in cucina il motivo è solo uno. Quale? Ebbene significa che quel frutto è stato trattato con additivi chimici. Questi ultimi possono avere effetti estremamente negativi sulla salute dell'uomo. Gli scienziati hanno evidenziato la pericolosità di residui chimici sulla buccia mettendo tutti in guardia sulla correlazione fra tali additivi e l'aumento della probabilità di contrarre il cancro.
Non tutte le bucce, per fortuna, sono da considerarsi non edibili. Ci sono frutti che vengono trattati con additivi chimici per durare più a lungo ed essere più appetibili agli occhi dei vari avventori. Grazie agli additivi, infatti, i frutti durano più a lungo. Niente muffa. Niente insetti. Limoni od arance sembrano così perfetti ed invogliano, solo alla vista, ad essere acquistati e consumati.
Come se non bastasse, poi, c'è chi utilizza anche c'era d'api per rendere le bucce ancor più appetibili e desiderabili. Perfino questo 'trucchetto' di alcuni venditori è pericoloso per la salute dell'uomo. In Italia le regole sono ferree. I produttori devono specificare il tipo di cera utilizzato per lucidare la buccia della frutta. In altri Paesi, però, ciò non accade.
La frutta con buccia edibile si può, nonostante tutto, trovare senza problemi in commercio. Basta affidarsi al proprio rivenditore di fiducia o recarsi presso i vari punti bio.
L'agricoltura biologica non utilizza additivi chimici e rispetta la natura ed il suo corso naturale.
Quando si ha la certezza di trovarsi davanti ad un limone non trattato, ad una mela biologica e ad una arancia con buccia edibile, pertanto, si può procedere senza problemi. Quella è frutta commestibile che può essere utilizzata in qualsiasi preparazione in cucina.
Quando, invece, non si ha alcuna certezza, quando non ci sono etichette e non si conosce la provenienza di quel frutto è bene adottare tutte le precauzioni del caso. Si pertanto deve evitare di mangiare la buccia o di utilizzarla in cucina.
Conosciamo diversi additivi chimici. L'E233 è, ad esempio, un additivo utilizzato contro le muffe su frutta e verdura. L'E230 prolunga la vita degli articoli da banco, soprattutto gli agrumi. L'E90 è invece un polimero naturale molto simile a quelli sintetici che serve per la lucidatura delle varie bucce, ma può indurre grosse reazioni allergiche. Il consiglio finale è quindi di leggere attentamente le etichette per evitare di consumare prodotti che possono essere dannosi alla salute.
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