Il ragù napoletano (o ragù alla napoletana) è uno dei piatti più rappresentativi della cucina tradizionale di Napoli.
Si tratta di un sugo ricco e saporito, preparato con carne di manzo, maiale e, talvolta, con l’aggiunta di salsicce. La carne viene cucinata lentamente in un sugo di pomodoro, arricchito con cipolla, vino rosso e aromi come basilico e pepe nero. La preparazione è lunga e paziente, con la carne che cuoce per diverse ore a fuoco basso, fino a diventare tenera e saporita.
A differenza del ragù bolognese, che ha una consistenza più cremosa, il ragù napoletano ha una salsa più liquida e viene tradizionalmente servito con pasta larga, come le maniche o i paccheri.
Possiamo offrirlo anche come secondo piatto, simile a uno stufato di carne e accompagnato da del pane casereccio, oppure utilizzarlo per arricchire i nostri primi piatti con un tocco in più.
Questa è una ricetta che si presta a numerose varianti e ogni famiglia costudisce la propria ricetta da tradamandare.
Ogni seconda domenica di novembre, la Campania celebrerà il suo piatto simbolo, il ragù napoletano, con una giornata dedicata.
Il piatto è simbolo della convivialità, consumato durante le grandi occasioni e le festività, e rappresenta un vero e proprio rituale gastronomico nella cultura napoletana.
Categoria: Antipasti
Affettate sottilmente la cipolla e fatela appassire dolcemente in una casseruola dal fondo spesso con un giro abbondante di olio di oliva [1].
Unite quindi i pezzi di carne scelti, alzate la fiamma [2].
Fate rosolare leggermente la carne su tutti i lati in modo uniforme [3].
Sfumate con il vino e quando sarà evaporato unite la passata di pomodoro [4].
Aggiungete anche il concentrato sciolto in una ciotolina di acqua calda [5].
Aggiustate di sale e pepe, quindi portate a bollore [6].
Abbassate a questo punto la fiamma, coprite con il coperchio e cuocete il ragù napoletano per almeno 3 ore, lasciandolo sobbollire dolcemente e mescolando di tanto in tanto [7].
Dopo diverse ore di cottura lenta, il ragù si sarà notevolmente ristretto, diventando cremoso, e la carne risulterà tenera e saporita [8].
Il ragù napoletano richiede una cottura lunga e lenta, che può durare dalle 3 alle 5 ore. È importante mantenere il fuoco basso e mescolare di tanto in tanto, affinché il sugo si addensi e la carne diventi tenerissima.
Tradizionalmente si utilizza un mix di carni di manzo e maiale, come braciole, biancostato, costine e salsiccia. Rosolare la carne prima di aggiungere il pomodoro aiuta a sigillare i succhi e a ottenere un sapore più intenso.
Il ragù napoletano si conserva in frigorifero per 3-4 giorni, chiuso in un contenitore ermetico. È anche consigliato prepararlo il giorno prima, così i sapori si amalgamano ancora meglio.
Sì, una volta raffreddato completamente, il ragù può essere trasferito in contenitori adatti e conservato in freezer fino a 3 mesi. Per usarlo, basta scongelarlo in frigorifero e riscaldarlo dolcemente sul fuoco.
In alcune varianti si usa solo carne di maiale, come cotenna, costine o salsiccia. Un'altra versione molto amata prevede l'aggiunta di polpette fritte immerse nel sugo durante la lunga cottura.
Il ragù napoletano si sposa perfettamente con pasta corta come ziti, rigatoni o paccheri. Tradizionalmente gli ziti vengono spezzati a mano e conditi con il sugo, mentre la carne viene servita come secondo piatto.
Sì, il ragù va mescolato di tanto in tanto per evitare che il sugo si attacchi al fondo e per favorire la giusta densità. Il segreto è la pazienza: cuocendo lentamente, diventa denso, lucido e ricco di sapore.
Il ragù napoletano è perfetto per condire una pasta per una pranzo in famiglia!
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