Come pulire i taglieri correttamente e igienizzarli in base al materiale di cui sono fatti? Marmo, legno, vetro, silicone: vediamo come prendersene cura.
I taglieri sono ormai degli utensili indispensabili in cucina per tagliare pesce, carne, verdure, pane o affettati.
Purtroppo, nella scelta di questo utensile da cucina, si tende spesso a prestare la massima attenzione al fattore estetico e poco alle caratteristiche igienico-sanitarie.
Oggi, sul mercato, ne esistono differenti modelli di dimensioni e materiali diversi (plastica, marmo, silicone, vetro e legno).
Cerchiamo di capire come pulire e preservare i vari tipi di tagliere, garantendogli così un'ottima igiene e una lunga durata nel tempo.
I taglieri in plastica sono sicuramente quelli meno problematici in materia di manutenzione e pulizia in quanto possono essere lavati con un normale detersivo per piatti o inseriti direttamente in lavastoviglie, per una facile disinfezione.
L'unico problema che possono presentare è che dopo poco tempo dall'utilizzo (in genere qualche settimana) la superficie tende a scolorirsi o a presentare delle antiestetiche macchie.
Per rimuovere le macchie dai taglieri in plastica basta creare un'apposita miscela con 3-4 cucchiai di bicarbonato, 1 cucchiaio di detersivo per piatti e 1-2 cucchiai di acqua ossigenata (o in alternativa succo di limone), spalmare il composto sul tagliere e lasciarlo agire per diverse ore o tutta la notte prima di procedere al risciacquo.
Il marmo è una pietra naturale estremamente delicata.
Per pulire il tagliere in marmo basta versare su una spugnetta da cucina del sapone neutro di Marsiglia e procedere poi con un risciacquo accurato.
Eventuali macchie invece possono essere trattate con una soluzione a base di acqua e bicarbonato, che funge anche da ottimo lucidante.
Entrati da pochissimo tempo nelle nostre vite, i taglieri in silicone sono riusciti a conquistare le cucine degli italiani grazie alle loro numerose proprietà: resistenti, durevoli, anti-invecchiamento e antiscivolo.
Inoltre, i taglieri in silicone resistono sia alle alte che alle basse temperature e sono super igienici.
Possono essere messi tranquillamente in lavastoviglie e lavati con detersivi chimici e aggressivi senza che la superficie subisca danni o che i cibi a contatto ne vengano contaminati.
Sicuramente i più innovativi, i taglieri in vetro sono estremamente durevoli e resistenti ai tagli.
Non assorbano gli odori ma bisogna maneggiarli con estrema attenzione perché ovviamente sono tra i più fragili alle cadute.
Possono essere lavati a mano, con un normale detersivo per piatti, oppure in lavastoviglie avendo cura di posizionarli correttamente per evitare possibili rotture.
I taglieri di legno sono i più diffusi ma la loro pulizia è decisamente più problematica rispetto a quelli fino ad ora elencati.
Il legno, infatti, è un materiale poroso che tende ad assorbire molto liquidi ed odori, diventando così facilmente contaminabile.
Proprio per questo motivo i taglieri in legno non vanno lavati con il normale detersivo per piatti perché finirebbero per assorbirlo e rilasciarlo poi nei cibi, nè in lavastoviglie perché l'alta temperatura potrebbe danneggiarli.
Quindi, l'unico modo per lavare i taglieri in legno è spargere sulla superficie del bicarbonato di sodio e, poi, con mezzo limone rivolto dalla parte della polpa, sfregare per bene.
Alla fine bisogna sciacquarli sotto l'acqua corrente e metterli ad asciugare al sole, in estate, o sul termosifone, in inverno.
Infine, per mantenere la brillantezza del legno, basta passarci sopra una goccia di olio di semi. Del resto questi taglieri non sono poi così diversi dai mobili in legno che abbiamo in casa.
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