La storia della Befana e le tradizioni culinarie italiane

La leggenda e la storia della Befana: quali sono le tradizioni culinarie legate a questa festività? Scoprilo su Ricetta.it

La Befana, che nella tradizione "tutte le feste porta via", arriva con la sua scopa e regala dolci ai bambini che hanno fatto i buoni e carbone a quelli che si sono comportati male.

Ma dove nasce questo strambo personaggio e quali sono le tradizioni legate a questa figura e al 6 gennaio? 

Le origini della festa

Nella tradizione cristiana l'Epifania ricorda il giorno dell'arrivo dei tre Re Magi, che, secondo il Vangelo di Matteo, giunsero a Betlemme seguendo la stella cometa e portando i doni per Gesù bambino.

Il nome della festività, appunto "epifania" deriva dal greco e significa manifestazione. La parola Befana è, appunto, una corruzione lessicale di Epifania.

Questa festa ha radici antiche: a Roma si celebrava in questa data l'inizio dell'anno dedicato alla dea Strenia e al dio Giano, mentre all'epoca dell'imperatore Aureliano per la festa del sole dal 25 dicembre, fino al dodicesimo giorno successivo, veniva bruciato continuamente un tronco di quercia, per attirare la fortuna per l'anno successivo.

All'epoca si pensava che la dea Diana volasse nel cielo durante questi 12 giorni,con altre divinità, rendendo il terreno fertile e fecondo.

Epoca pagana

Quando però si passò dall'epoca pagana a quella cristiana, i riti legati agli antichi dei furono modificati e da Diana si passò ad interpretare la Befana come una strega che volava su una scopa, con abiti logori, grembiule, testa coperta da un fazzoletto.

Secondo altri invece l'origine della festività andrebbe ricercata in Santa Lucia, patrona della luce e dea dell'illuminazione, intesa proprio come manifestazione, epifania.

Secondo un’altra leggenda la figura sarebbe una vecchia a cui i Re Magi avevano chiesto indicazioni per Betlemme, ma che avrebbe rifiutato di aiutarli. Il giorno dopo, pentita, si sarebbe a sua volta diretta verso la capanna del bambinello, senza trovarlo, e da qua naque la leggenda della vecchina che, per questo senso di colpa, porta i regali ai bambini.

La Befana nella tradizione italiana

La befana a quanto pare è una figura strettamente legata alla cultura italiana. Nel dialetto popolare della Toscana e del Lazio settentrionale nel dialetto del XIV secolo si chiamava con il suo nome un pupazzo che veniva dato alle fiamme proprio in questo periodo, per attirare la buona sorte e la fertilità per l'anno nuovo.

Per capire la tradizione delle calze per la Befana secondo alcuni bisognerebbe andare a ricercare una leggenda su uno dei mitologici re di Roma, Numa Pompilio. Questi metteva in una grotta una calza per ricevere i doni di una ninfa, ma non ci sono conferme chiare. Resta il fatto che per questa festività è usanza scambiarsi dei piccoli doni.

La Befana in cucina

La Befana però è anche una festa con la tradizione culinaria invidiabile e in quasi tutte le regioni troviamo dolci dedicati a questo momento dell'anno.

Carbone dolce

Il carbone dolce è portato dalla Befana ai bambini che si sono comportati male durante l'anno. Ne esistono di tantissimi colori, anche se quello più rappresentativo è quello nero. Prepararlo in casa è facilissimo con pochissimi ingredienti, quali albumi, zucchero, acqua e colorante alimentare. Nonostante tutto, il carbone è ha un sapore dolce, essendo a base di zucchero: i bambini quindi potranno farne comunque delle scorpacciate.

Befanini e Befanotti

Nelle zone di Lucca e Viareggio si fanno i befanini, che sono frollini ricoperti granella colorata e nell’impasto abbondano rhum e scorze di agrumi. Vengono fatti usando delle formine particolari a forma di stella, di befana o di luna e da quelle parti si dice "cotto come un befanino" per indicare che si è davvero stanchi dopo un periodo molto intenso. La sera del 5 gennaio i bambini passavano a questuare nelle case per ricevere i dolcetti, travestiti da Befanotti, i piccoli aiutanti della Befana.

La pastiera della Befana

In Campania c'è la tradizione di preparare la prima pastiera dell'anno anche se in realtà si tratta di un dolce pasquale. Per estensione, essendo l'Epifania la prima festività dell'anno ed una importante solennità religiosa, è giusto ricordarla con questo dolce delizioso con ricotta, grano bollito nel latte, uova, frutta candita e zucchero. La tradizione dice che la ricetta risalirebbe addirittura alla sirena Partenope che per prima la preparò.

La Fugassa d'la Befana

Tipica del cuneese dove si fa questa torta morbida e tondeggiante, dietro cui si nasconde una antica tradizione, perché nell'impasto venivano nascosti una fava bianca e una nera. La regola vuole che chi trova quella bianca paghi la focaccia mentre quella nera deve pagare il vino.

Pepatelli di Teramo

In provincia di Teramo dell'epifania si preparano i pepatelli, che sono molto simili ai cavallucci senesi, ma nello impasto c'è il pepe nero e vengono addolciti con miele, scorze d'arancia e mandorle. A seconda delle zone della provincia si preparano solo per Befana oppure durante tutte le feste natalizie.

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