Il gorgonzola è un formaggio calorico, ma anche ricco di vitamine, fermenti lattici e minerali benefici e, gustato nella giusta dose, è concesso nella dieta.
Il gorgonzola è un formaggio d'eccellenza in Italia e prende il nome dalla città lombarda che lo produce.
Caratterizzato da un sapore dolce e al tempo stesso piccante, questo prodotto caseario stimola il palato e non a caso è al terzo posto nella lista dei formaggi più consumati d'Italia (dopo Parmigiano Reggiano e il Grana Padano).
Si può mangiare così com'è o accompagnarlo al miele, alla frutta secca, alle confetture che ne addolciscono il sapore forte.
Il gorgonzola viene servito anche con il cioccolato, l'uva e i fichi divenendo il protagonista indiscusso in una degustazione di formaggi.
Questa formaggio erborinato o si odia o si ama, nel secondo caso bisogna però ricordare di consumarlo con moderazione a causa della presenza di muffe e della quantità di grassi.
Analizziamo quindi i pro e i contro del gorgonzola, partendo dalle sue origini.
Il gorgonzola è un formaggio d'origine antica.
Basti pensare che le sue tracce risalgono al XV secolo e si narra che proprio Carlo Magno ne apprezzò il gusto intenso.
Alcuni affermano che questo prodotto caseario sia stato creato nella località omonima milanese nel lontano 879. Nel 1955 e 1977 i rispettivi decreti ne limitarono la zona di produzione, rendendolo un prodotto caseario di origine protetta.
Attualmente oltre alla città di Gorgonzola che ne detiene il primato della produzione, anche il Piemonte e le città di Novara e Pavia sono dedite alla creazione di questo gustoso formaggio, esportato soprattutto in Germania, Inghilterra e Francia.
Il gorgonzola vanta la presenza di vitamine A, B, B2, PP e D oltre al potassio, calcio e fosforo, minerali e vitamie importanti per il nostro organismo.
La niacina, vitamina del gruppo B3 contenuta in esso, inoltre migliora il funzionamento del sistema nervoso.
Come la maggior parte dei formaggi, va consumato con molta moderazione a causa della presenza di lipidi saturi che contengono colesterolo.
Da tener presente però che l'elevata concentrazione di sodio può far male ai soggetti ipertesi e a coloro che soffrono di malattie vascolari.
E' opportuno quindi consumare non più di 50 grammi di prodotto una volta alla settimana poiché assunto nelle giuste quantità, questo formaggio fa persino bene per il contenuto di muffa e fermenti lattici.
Recenti studi infatti hanno confermato che il gorgonzola può allungare la vita di chi lo consuma e nel Medioevo veniva addirittura impiegato per la cura dei disturbi gastro-intestinali.
Questo formaggio a pasta molle si ricava dal latte vaccino e le muffe presenti non hanno contaminazione batterica, per questo commestibili.
Esso risulta più calorico dei formaggi freschi come la mozzarella, ma meno calorico dei formaggi a pasta dura come il parmigiano, il provolone e l'hemmentaler.
Rispetto ad altri formaggi ha anche un minor presenza di colesterolo: 70 mg ogni hg, mentre per esempio il grana ne contiene 109 e il brie 98.
Insomma certo non bisogna abusarne o inserirlo quotidianamente nella nostra dieta, ma una volta a settimana è assolutamente concesso... e anche benefico!
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