Iniziamo a lavare i limoni sotto il getto dell’acqua corrente: per eliminare eventuali impurità, sfreghiamo la buccia con una spugnetta. Consigliamo di utilizzare dei limoni biologici.
Asciughiamo per bene i limoni e sbucciamoli, prelevando solo la scorza gialla (la parte bianca è amara). Aiutiamoci con un pelapatate.
In un recipiente con chiusura ermetica, versiamo l'alcool e le scorze dei limoni, chiudiamo il barattolo, poniamolo al buio e lontano da fonti di calore per 30 giorni.
Trascorsi i 30 giorni prepariamo lo sciroppo versando in un pentolino l'acqua e lo zucchero: portiamo a bollore e versiamo poi lo sciroppo in una brocca, lasciandolo raffreddare completamente.
Versiamo ora lo sciroppo raffreddato nel contenitore con le scorze, mescoliamo per bene, chiudiamolo e riponiamolo a riposare ancora per 40 giorni, sempre al buio.
Trascorso il periodo non ci resta che riprendere il barattolo con il liquore, agitarlo e filtrarlo con un colino, raccogliendo così il liquore in una bottiglia. Ecco pronto il nostro limoncello.
Scegliamo dei limoni biologici non trattati.
Il limoncello è ottimo dopo un pasto abbondante o per rinfrescare il palato.
La tradizione vuole che il limoncello venga servito in bicchieri dal calice lungo, raffreddati in frigorifero per almeno un'ora. Il raffreddamento servirebbe a esaltare le fragranze dei limoni.
Il limoncello nasce in Campania, agli inizi del '900. Maria Antonia Farace, proprietaria di una piccola pensione dell'Isola Azzurra, curava un giardino di limoni ed arance. Il nipote, grazie all'abbondanza di questi agrumi, aprì un'attività di ristorazione in cui la specialità della casa era un liquore di limoni realizzato con la ricetta della nonna. Fu il figlio della signora, però, a iniziare una produzione artigianale di limoncello, registrandone il marchio.
Il limoncello viene anche chiamato limoncino.
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