Pan bauletto, comodo ed economico, ma trattato con alcol etilico: l'etanolo è pericoloso per la nostra salute? Ecco la risposta a questa domanda.
Il pan bauletto (chiamato anche pane in cassetta e pancarrè) è ideale per preparare tramezzini, toast e sandwich, da consumare in ufficio o da farcire in occasione di una gita fuori porta.
È praticissimo e anche economico: già tagliato in fette pronte all'uso, rappresenta una soluzione veloce anche per chi non ha tempo di andare a comprare il pane fresco tutti i giorni, ma non vuole rinunciare ad una fetta di pane.
Ne esistono di tantissime tipologie: integrale, al farro, ai cereali, pane bianco, al grano tenero, alla segale, senza gutine.
Può essere tostato e gustato con della marmellata e burro, oppure mangiato al naturale, in tutta la sua morbidezza.
Inoltre, può anche essere congelato e scongelato all'occorrenza.
Come forse vi sarà capitato di leggere sulla confezione, però, il pan bauletto viene trattato in superficie con alcol etilico.
Le domande che ci poniamo oggi sono quindi: perché il pan bauletto viene trattato con alcol etilico? L'etanolo è pericoloso per la nostra salute? Come conservarlo correttamente per evitare la proliferazione di muffe?
Iniziamo a descrivere cosa intendiamo con pan bauletto e generalmente cosa contiene.
In generale, leggendo varie etichette, gli ingredienti principali del pane in cassetta sono farina di grano tenero tipo 0, acqua, olio d’oliva – spesso extravergine, a volte insieme a un olio non extravergine –, destrosio, sale, frumento o orzo maltato e alcol etilico.
Gli ingredienti del pane da forno classico, invece, sono solo farina di grano tenero 00, acqua, lievito e sale (Vi ricordiamo che, per legge, un prodotto può essere definito pane solo se fatto con questi quattro ingredienti, motivo per cui il pane confezionato ha nomi come pane in cassetta, pancarré o simili).
La differenza più evidente tra i due prodotti è la presenza di olio nel pane confezionato, che varia a seconda della marca. L'olio contribuisce a rendere il pane confezionato più morbido.
Se sei solito acquistare il pane confezionato e hai anche l'abitudine di leggere le etichette, avrai notato che il pan bauletto e il pane in cassetta sono spesso trattati con un alcol etilico chiamato etanolo.
Ma perché viene usato alcol etilico?
L’alcol ha una funzione antimicrobica, impedendo lo sviluppo delle muffe che, dato l’alto tasso di umidità del pan bauletto, troverebbero un ambiente ideale per crescere in pochi giorni. Inoltre, contribuisce a mantenerlo morbido.
L’uso di etanolo nel pan bauletto è attentamente regolamentato, e proprio per questo motivo i prodotti trattati con alcol etilico non possono contenere altri tipi di additivi, riportando chiaramente la dicitura “trattato con alcol etilico”.
Come riconoscere i prodotti trattati con alcol etilico?
I prodotti trattati con etanolo sono facilmente riconoscibili: quando si apre la confezione, l’aria presente nella busta, satura dell’alcol evaporato dalla superficie del pan bauletto, si sprigiona nell’ambiente e l’odore di alcol è immediatamente percepibile.
La domanda che sorge spontanea è: l'alcol etilico è nocivo per la nostra salute? L'alcol etilico non comporta alcun rischio per la salute. I motivi sono legati alla qualità e alla quantità di alcol utilizzato nel trattamento.
Infatti, l'alcol etilico si trova solo sulla superficie del pane e in quantità molto limitate, non superiori al 2% del peso totale in quantità secca. L'altro fatto rassicurante è che l'etanolo è un alcol alimentare presente in tutte le bevande alcoliche, che in minime quantità è totalmente innocuo.
Come conservare il pan bauletto in modo ottimale?
Il modo migliore è lasciarlo nella sua confezione originale, assicurandosi di chiuderla bene per evitare l'ingresso di ossigeno. Riponetelo in un luogo asciutto, lontano da fonti di calore e preferibilmente anche dalla luce.
Se iniziano a formarsi delle muffe, non c'è rimedio, conviene buttarlo.
Si può conservare in frigorifero?
Conservare il pane in frigorifero non è consigliato.
Le basse temperature, superiori a 0 °C ma comunque tipiche del frigorifero, facilitano la retrogradazione degli amidi presenti nel pane e la disidratazione delle sue molecole, facendole ricristallizzare rapidamente.
Questo processo rende il pane duro molto più velocemente rispetto alla conservazione a temperatura ambiente.
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