Natale è sinonimo di cesti da regalare, pieni di prodotti di genere alimentare. Da dove viene questa usanza? E qual è il suo significato? Vediamolo insieme.
Natale è sinonimo di cesti pieni di prodotti di genere alimentare, tra cui pasta, vino, panettone e pandoro.
Da dove viene questa usanza? E qual è il suo significato?
Esistono varie teorie circa la nascita di questa tradizione. Ve le elenchiamo qui sotto.
Nelle antiche tradizioni, le ceste ricche di doni avevano un significato profondo e spirituale.
Erano offerte per placare e ingraziarsi le divinità, in particolare per assicurarsi un raccolto abbondante nell'anno a venire.
Queste ceste simboleggiavano fertilità, prosperità e fecondità, e contenevano doni e auguri, noti come “stenne”, dedicati alla dea Strenua, venerata durante il solstizio d'inverno.
Il fulcro di queste celebrazioni era Saturno, l'antico dio romano dell'abbondanza, protettore dei raccolti, della terra e dell'agricoltura.
Si riteneva che Saturno vagasse sulla Terra durante i mesi invernali, per poi ritornare nell'aldilà dopo il solstizio d'inverno.
Di conseguenza, era considerato di buon auspicio offrire doni a Saturno prima di questa data cruciale, al fine di placarlo e incoraggiarlo a benedire la terra, stimolando così i raccolti dalle profondità della terra.
Queste usanze riflettono una connessione profonda e rispettosa con la natura e le sue divinità, evidenziando l'importanza della gratitudine e del rispetto nei confronti delle forze naturali che governano la vita e la prosperità.
La pratica di donare ceste ricche di doni è sopravvissuto alla progressiva diminuzione del culto del Dio Saturno, nonostante l'avvento e la diffusione del Cristianesimo.
Questa usanza ha attraversato periodi di alti e bassi, ma ha conosciuto una rinascita significativa nel XX secolo, in particolare nel periodo post-bellico.
In quel tempo, per contrastare le difficoltà legate alla fame e alla povertà, e dopo anni di scarsità di cibo, divenne comune regalare cesti pieni di prelibatezze e prodotti tipici della tradizione italiana.
In Italia, come in molti altri paesi che cercavano di risollevarsi dalle conseguenze della guerra, il regalare cesti colmi di prelibatezze diventò un modo per combattere la fame e per portare un senso di abbondanza e gioia durante il Natale.
Particolarmente nelle famiglie contadine, si sviluppò l'usanza di preparare queste ceste con i frutti della propria terra, da donare come segno di gratitudine al medico di famiglia o al parroco del villaggio.
Questo gesto simbolizzava apprezzamento e riconoscimento per il loro ruolo e il loro sostegno nella comunità.
Il cesto natalizio, quindi, più che un semplice regalo, rappresentava un gesto di solidarietà e di speranza, un modo per condividere con gli altri ciò che si aveva, nonostante le difficoltà.
Al giorno d'oggi, il significato originale della cesta natalizia sembra essersi in parte sfumato.
In passato, queste ceste erano accuratamente assemblate a mano, selezionando con cura prodotti artigianali e specialità pensate su misura per la persona destinataria del regalo, tenendo conto dei suoi gusti e delle sue abitudini alimentari.
Questo processo non era solo un atto di donazione, ma anche un'espressione di attenzione e considerazione personale.
Invece, oggi le ceste natalizie sono spesso già preconfezionate e disponibili per l'acquisto nei supermercati.
Questa convenienza, sebbene renda più facile il dono di una cesta natalizia, può talvolta sminuire l'aspetto personale e riflessivo che caratterizzava la tradizione.
Il valore di creare una cesta in casa, scegliendo ogni prodotto con attenzione e amore, rischia di essere soppiantato dalla praticità dell'acquisto di un prodotto già pronto all'uso.
Questo cambiamento riflette una più ampia tendenza nella società moderna verso soluzioni più immediate e meno personalizzate, ma lascia spazio alla nostalgia per le tradizioni più autentiche e intime.
Se desideri creare un cesto di Natale personalizzato, è fondamentale considerare i gusti e le preferenze di chi lo riceverà.
Anche se una certa incertezza è inevitabile, ecco alcuni suggerimenti per confezionare un cesto originale e gustoso.
Se il destinatario ama l'artigianato e le cose fatte a mano, ma tu non sei esperto in lavori manuali, non preoccuparti.
Puoi commissionare una cesta in legno a un agricoltore locale o a un artigiano specializzato. Opta per prodotti a chilometro zero: in questo modo sosterrai la filiera locale e contribuirai a ridurre l'inquinamento.
Nel caso in cui tu non conosca bene i gusti del destinatario, puoi optare per una cesta natalizia più eclettica, includendo prodotti vari come creme e saponi con fragranze particolari, cosmetici, profumi e candele.
Questo approccio offre un'ampia varietà di scelte e aumenta la probabilità che almeno alcuni degli articoli siano di gradimento.
Dopo esserti assicurato che il destinatario non segua diete particolari, come quella vegetariana o vegana, per evitare di fare scelte inopportune, puoi optare per un cesto alimentare personalizzato.
Anche se a Natale si tende a indulgere in cibi più ricchi, puoi sfruttare l'occasione per includere prodotti salutari come lenticchie, farine per il pane fatto in casa, e frutta fresca.
Se propendi per un cesto alimentare questi prodotti non devono mancare: dolci tipici, come il panettone o il pandoro, classici o in vari gusti, ma sempre artigianali.
Si può optare per alcune specialità italiane come gli amaretti o la sbrisolona mantovana.
Una bottiglia di vino non deve mancare, così come i salumi e formaggi: il prosciutto crudo di Parma DOP, la mortadella Ducale o il salame Geminiano.
Perfetti per i cesti natalizi sono anche l'olio extravergine di oliva, aceto balsamico di Modena IGP. Per completare il cesto, puoi inserire dei sughi, grissini, taralli, birra. Non dimenticare, ovviamente, delle specialità regionali.
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