Il sottovuoto insieme ad altri metodi di conservazione consente di allungare la durata di un alimento, senza alterarne le proprietà: scopri come realizzarlo!
Il sottovuoto è una tecnica di conservazione degli alimenti, molto utilizzata sia in ambito domestico sia professionale: esso consiste nell’eliminare completamente l’aria contenuta nei contenitori dove è collocato il cibo al fine di bloccarne i processi di ossidazione e di degradazione.
Operazione che avviene ricorrendo ad apposite macchine per il sottovuoto, che sigillano il prodotto privandolo dell’ossigeno.
Il sottovuoto combinato con altri metodi di conservazione, come la refrigerazione, la surgelazione, la cottura consente di poter allungare la durata di un prodotto o alimento, senza alterare le sue proprietà organolettiche e gustative. Inoltre è un valido sistema per avere una scorta di dettate alimentari a disposizione senza dover fare spesso la spesa.
Il sottovuoto può essere utilizzato per alimenti freschi e secchi, come ad esempio, la frutta, la verdura, i formaggi, i salumi, i cereali, i legumi, le spezie. Infatti, tali alimenti se privati dell’aria non sono soggetti allo sviluppo di microrganismi aerobi e mantengono più a lungo la loro freschezza.
Per quanto riguarda i cibi cotti, ci sono alcuni sistemi molto diffusi a livello domestico. In particolare, si può ricorrere al metodo della pastorizzazione per invasamento a caldo, che consiste nel riempire il vasetto e ribaltarlo fino al completo raffreddamento del contenuto, perfetto ad esempio per le marmellate e conserve. Un secondo sistema è quello della bollitura, in cui i vasetti vanno messi in una pentola piena d’acqua e fatti bollire: metodo indicato per gli ortaggi e le verdure con una cottura a basse temperature.
Per eliminare l’ossigeno e salvaguardare le proprietà nutrizionali degli alimenti, si può ricorrere a qualche stratagemma e realizzare il sottovuoto anche nella cucina di casa, senza dover ricorrere all'acquisto di una macchinetta professionale.
Un primo modo consiste nel metterli in un sacchetto per la refrigerazione dotato di chiusura a clip; inseriamo all’interno una cannuccia e lasciamola fuoriuscire dal sacchetto per metà. Dopodiché chiudiamo quest’ultimo, schiacciandolo con le mani per far uscire più aria possibile e poi procediamo con l’aspirazione.
Una volta eliminata l’aria e creato il vuoto, estraiamo la cannuccia lentamene e sigilliamo il sacchetto.
Un secondo sistema per il sottovuoto, prevede l’utilizzo di un sacchetto per alimenti e una bottiglia di plastica, tipo quella del latte.
Tagliamo la parte superiore della bottiglia subito sotto il tappo. Una volta svitato quest’ultimo, si ottengono una specie di anello in plastica e il tappo vero e proprio. Prendiamo la parte superiore del sacchetto e facciamola passare attraverso all’anello, premendo per far uscire la maggior quantità di aria possibile, dopodiché avvitiamo il tappo sull’anello. Ecco ottenuto il sottovuoto.
Le due tecniche non danno sicuramente lo stesso risultato di una macchina, ma sono una valida alternativa per far durare più a lungo i cibi freschi.
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