Le olive nere in natura non esistono: ecco perché

Le olive nere, in natura, non esistono: sono il risultato di un processo di colorazione. Ma perché vengono colorate?

Le olive sono una delle delizie della cucina mediterranea, e ci sono molte varietà diverse tra cui scegliere, come le famose olive taggiasche, le Belle di Cerignola, le Ascolane Tenera e altre ancora.

Ma avete mai pensato alle cosiddette "olive nere"? In realtà, le olive nere non esistono come una varietà specifica, e questa conclusione può essere dedotta già dal fatto che le altre varietà di olive hanno nomi ben precisi e distinti.

Quindi, cosa sono queste olive nere? Semplicemente, sono olive che sono state colorate.

Le olive nere sono olive colorate: ma i coloranti sono sicuri?

Questo argomento è tornato di attualità grazie ai social network, come spesso accade con le discussioni alimentari.

Tuttavia, non è la prima volta che si parla di questo fenomeno. Nel 2015, il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) ha condotto un'analisi su 15 confezioni di olive nere e ha scoperto che ben 12 di esse erano state sottoposte a un processo di colorazione industriale.

In sostanza, le olive nere non sono una varietà naturale di olive, ma piuttosto olive di diverse varietà che sono state trattate per ottenere il loro caratteristico colore scuro.

Questo solleva questioni sulla trasparenza nell'industria alimentare e sottolinea l'importanza di leggere attentamente l'etichetta dei prodotti per conoscere la provenienza e il processo di produzione degli alimenti che consumiamo.

Nessuna preoccupazione riguardo alla legalità o alla sicurezza della nostra salute: per conferire alle olive da tavola quel caratteristico colore nero al quale siamo così abituati, vengono impiegati ingredienti completamente sicuri come il gluconato ferroso, noto come E579, o il lattato ferroso, identificato come E585.

Come leggere le etichette per riconoscere le olive colorate

Come abbiamo appreso, le leggi alimentari richiedono una completa trasparenza nelle etichette dei prodotti alimentari.

Pertanto, per determinare se le olive che abbiamo di fronte sono olive nere "colorate" o olive naturalmente scure, è sufficiente consultare l'elenco degli ingredienti.

Se troverete i codici alfanumerici menzionati in precedenza (E579 o E585) tra gli ingredienti, allora si tratta di olive che sono state "colorate".

Secondo la legislazione europea, in particolare il regolamento CE 1333/08 e il regolamento UE 1129/11, queste sostanze sono classificate come additivi con la funzione di stabilizzanti.

Una cosa da non sottovalutare: gli stabilizzanti presenti nelle olive devono essere dichiarati in etichetta, per legge.

Perché in commercio troviamo le olive nere?

Inanzittutto chiariamo una cosa: le olive nere naturali sono semplicemente olive verdi a loro punto di massima maturazione, ma è necessario sottolineare che il loro coloree non sarà mai nero e uniforme, come quello delle olive sopra citate (le autentiche olive nere, senza alcuna colorazione artificiale, presentano in realtà una vasta gamma di sfumature di colore, che vanno dal marrone al rossiccio).

A questo stadio di maturazione, il frutto presenta notevoli differenze: quando sono verdi, le olive sono meno caloriche ma più ricche di carboidrati, mentre quando diventano nere (raggiungendo la massima maturazione), sono più caloriche e contengono più lipidi.

La polpa matura e ricca di lipidi è più difficile da denocciolare, il che spiega perché si preferisce utilizzare le olive ancora sode e asciutte quando sono verdi. Questo è il motivo principale: le olive verdi colorate di nero sono più facili da vendere già denocciolate.

Quanto al motivo di questa pratica, sarebbe necessario esplorare le menti di coloro che l'hanno normalizzata per trovare una risposta completa.

È innegabile che ci siamo abituati a consumare prodotti di questo genere.

Va detto chiaramente che, come anticipato, le olive verdi colorate di nero non rappresentano un pericolo per la salute, ma sollevano preoccupazioni sull'integrità del prodotto originale e sulla chiarezza per i consumatori, che potrebbero essere ingannati.

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