Il vitello tonnato, o Vitel Tonné, è un piatto della tradizione piemontese, servito sia come antipasto che come secondo piatto: si tratta di tenere e sottili fettine di carne ricoperte da una gustosa salsa a base di uova e tonno.
La preparazione del vitello tonnato è molto semplice anche se occorre prestare attenzione ad alcuni passaggi: prima di cuocere il vitello infatti la carne va lasciata a marinare in frigorifero con brodo vegetale e vino bianco alcune ore, poi solo successivamente bollita.
La carne non deve cuocere eccessivamente e non deve superare una certa temperatura: solo così potremo ottenere una consistenza morbida e non stopposa.
La salsa che completa il piatto è maionese fatta in casa con l'aggiunta di tonno sminuzzato e insaporita da capperi e acciughe tritate.
Una ricetta intramontabile e buonissima: prepara il vitello tonnato insieme a noi!
Segui la video ricetta e i fotopassaggi che ti guideranno nella realizzazione passo dopo passo.
Categoria: Carne
Disponiamo ora le fettine su un piatto da portata e ricopriamole con la salsa preparata.
Il nostro vitello tonnato è pronto per essere servito!
Per quanto riguarda la cottura, per un risultato ottimale è importante che il cuore della carne non superi i 65° di temperatura: possiamo monitorare con un termometro da cucina.
Se preparate una minore o maggior quantità di vitello potete calcolare i tempi di cottura stimando circa 30 minuti ogni 500 g di carne.
Abbiate cura di preparare il piatto almeno un'ora prima di servirlo e portatelo in tavola a temperatura ambiente.
Chi desidera un sapore più delicato può preparare la maionese utilizzando l'olio di semi: chi invece come noi utilizza l'olio di oliva, ne scelga uno dal sapore non troppo intenso.
In questo caso inoltre non preoccupatevi se la salsa avrà un colore leggermente verdino: è del tutto normale e dipende esclusivamente dall'olio.
Conserviamo il vitello tonnato per 2-3 giorni in frigorifero, coperto con pellicola trasparente.
Il vitello tonnato è una ricetta tipicamente servita come antipasto.
Per una versione più originale potete prepararlo e servirlo in versione finger food: sarà perfetto per un buffet o un aperitivo in compagnia.
Piatto tradizionale piemontese di cui si ha traccia a partire dal 700.
La versione originale inizialmente non includeva tra i suoi ingredienti il tonno: l'aggettivo probabilmente faceva riferimento al metodo di preparazione simile a quello con cui si preparava il tonno.
La ricetta che oggi conosciamo è quella più moderna di Artusi di fine 800 che appunto prevede l'aggiunta di tonno.
La pianta del cappero produce un frutto che viene chiamato cucuncio, quello che noi conosciamo come cappero che troviamo sotto sale o sottaceto è in realtà il bocciolo del fiore.
Isa B.
giovedì 12 novembre 2020
Buonissimo, non può mancare da noi a Natale, grazie 😃
Ricetta.it
ha scritto: venerdì 13 novembre 2020
💖😊