In Italia spesso vengono confusi, in realtà brioche, cornetto e croissant hanno origini, ingredienti e metodi di preparazioni differenti. Ecco come distinguerli
In Italia, le parole croissant, brioche e cornetto vengono utilizzate come sinonimi, anche se in realtà sono tre cose differenti e quello che qui va per la maggiore è il cornetto.
Le tre preparazioni differiscono per storia, ingredienti, forma e anche nell'uso che se ne fa.
La brioche è tipicamente francese e può essere farcita con cioccolato, marmellate, creme e confetture.
Gli ingredienti utilizzati sono: burro, farina, uova, strutto, lievito, acqua e zucchero.
Rispetto agli altri tre prodotti di pasticceria con cui viene generalmente confusa, la brioche ha molto più burro e zucchero, oltre ad essere più gonfia e decisamente molto più morbida e soffice.
Anche la forma è totalmente diversa: la brioche viene fatta tradizionalmente con una forma tondeggiante e spesso ha in cima una pallina di impasto che la contraddistingue; quindi, ha una maggiore somiglianza con la brioche siciliana col tuppo che, spesso viene farcita con palline di gelato e granite.
Gli ingredienti del cornetto sono: latte, uova, zucchero, sale, lievito e burro; pur essendo l'impasto abbastanza simile a quello della brioche, in questo caso viene reso a "sfoglia" con l'aggiunta di burro stratificato.
Ciò che le differenzia totalmente è soprattutto la forma: il cornetto, infatti, è tradizionalmente preparato a forma di mezzaluna, coerentemente alle sue origini.
Come spesso è successo nella storia, è l'incontro tra varie culture che crea un qualcosa di particolare e assolutamente unico ed è il caso anche del cornetto, nato a partire dal kipfel viennese che, dolce o salato, arrivò in Italia alla fine del diciassettesimo secolo, incontrando il gusto dei pasticceri veneti, che decisero di utilizzarlo come base per quello che oggi è conosciuto come cornetto in tutta Italia, che può essere consumato vuoto o farcito, a seconda del gusto personale.
Non è da scordare la presenza di una famosa variante, ossia la polacca anconitana, un po' più grande e ricoperta con la glassa, per non parlare del gustoso ripieno a base di mascarpone.
In maniera del tutto simile al cornetto, anche il croissant è di origine viennese e, in particolare, è nato da una variazione del kipfel, anche se fu creato circa due secoli dopo il suo "fratello" cornetto, nella Boulangerie Viennoise a Parigi.
A differenza del "fratello", l'assenza delle uova è una caratteristica fondamentale (tranne per la spennellata che viene data per una croccante doratura), tanto da far emergere maggiormente il sapore del burro, che dà il tipico sapore e sprigiona un'aroma molto gustoso e rotondo.
Questo è l'elemento tipico che fa assumere al croissant una consistenza particolarmente leggera.
Tradizionalmente, questo è un prodotto francese che viene consumato vuoto; infatti, la versione farcita prevede l'aggiunta di pezzetti di cioccolato, ma in quel caso si parlerebbe di pan au chocolat.
A causa della minore quantità di zucchero adoperato nell'impasto, il croissant è adatto ad essere farcito non solo con cosa dolci, come il cioccolato o la marmellata, ma anche con cibi salati, come il formaggio e il prosciutto, per una gustosa colazione salata.
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