I passatelli in brodo sono un piatto che affonda le sue radici nelle tradizioni culinarie di Emilia Romagna e Marche. Semplici e veloci da preparare, sono perfetti per il pranzo della domenica in famiglia quando si vuole portare in tavola un buon piatto di pasta fresca fatta in casa.
Si tratta di un primo piatto semplice e gustoso, preparato con ingredienti genuini che in casa non mancano mai come pangrattato, formaggio e uova.
Il passatello ha una forma cilindrica, simile a un grosso spaghetto corto e irregolare, che si ottiene tramite un apposito attrezzo chiamato “ferro per passatelli”. Tuttavia, per rendere la ricetta ancora più semplice e adatta a tutti, noi vi mostreremo come farli con lo schiacciapatate.
Come per ogni ricetta della tradizione, ogni famiglia ha la sua. Se le proporzioni di uova, parmigiano e pangrattato sono un po’ uguali per tutti, ci sono dei piccoli dettagli che differiscono: chi aggiunge farina per aggiustare l’impasto, chi aromatizza con noce moscata o scorza di limone grattugiata, chi con entrambe come abbiamo fatto anche noi.
Venite ora a scoprire come preparare questo primo piatto caldo e corroborante, un perfetto comfort food che sarà amato da tutta la famiglia.
Categoria: Primi
Potete conservare l’impasto dei passatelli per un giorno, tenendolo in frigorifero ben sigillato con pellicola. Potete anche conservarli da cotti, ma perderanno di consistenza.
Affinché i passatelli non si spappolino in cottura è importante che l’impasto abbia la giusta consistenza e non sia troppo morbido. Se volete potete aggiungere 10g di farina all’impasto per renderlo ancora più consistente.
L’unica difficoltà che incontrerete, sarà passarlo attraverso i fori dello schiacciapatate, perché l’impasto è consistente e ci vorrà una certa dose di forza.
Noi vi suggeriamo di realizzare palline più piccole, per facilitare l’operazione.
I passatelli possono essere gustati non solo in brodo, ma anche asciutti con un ragù oppure un pesto.
Ottimi per il pranzo della domenica in famiglia.
Dato il sapore deciso di questo piatto, va abbinato a vini con struttura calda e morbida, di buona persistenza aromatica, come ad esempio il Verdicchio di Jesi, Il Bianchello del Metauro o il vino dei Colli Pesaresi.
Se si abbina un secondo piatto strutturato, come l'arrosto ad esempio che ha un sapore deciso, la scelta migliore cade sul rosso, un buon Montepulciano, magari un Rosso Conero Docg.
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