L'autunno è il periodo della castagna, un frutto nutriente da gustare sia crudo che cotto. Scopri tutte le sue proprietà e come utilizzarla in cucina.
L'autunno è il periodo della castagna, Castanea vulgaris, un frutto dall'alto valore energetico che può essere utile per recuperare le forze ogni volta ce ne fosse bisogno.
Come tutti sanno, è il frutto del castagno e si differenzia da quella dell'ippocastano che invece è un seme; la possiamo trovare sui banchi dei mercati da ottobre a dicembre.
L'uso della castagna risale a centinaia di anni fa, basti pensare che nel medioevo era considerata un frutto dai poteri afrodisiaci, ma vediamo nel dettaglio quali sono i suoi valori nutrizionali, nonché le proprietà e i benefici di questo frutto.
Le castagne venivano definite come dei cereali che crescevano sugli alberi e questo perché dal punto di vista nutrizionale la composizione della castagna è simile a quella di alcuni cereali (orzo e frumento) ma, a differenza di questi è priva di glutine.
Il consumo della castagna è particolarmente consigliato alle persone anemiche e alle donne in gravidanza dato l'alto contenuto di acido folico.
Buono anche l'apporto di fosforo, elemento utile al sistema nervoso.
Le persone colpite dall'influenza, in particolare bambini e anziani, possono trarre beneficio dal consumo della castagna durante il periodo della convalescenza.
La castagna veniva spesso utilizzata per combattere diversi tipi di malanni: la tradizione popolare indicava la castagna come rimedio contro la gotta e l'emicrania, mentre chi soffriva di dolori cardiaci poteva trovar rimedio nell'acqua di bollitura della buccia e delle foglie del castagno.
Per combattere le malattie al fegato era consigliato il consumo di castagne lessate, mentre le caldarroste erano indicate per i dolori alla milza.
La castagna era inoltre, per il suo effetto espettorante, considerata un ottimo rimedio contro la tosse.
Oltre alla castagna in se, anche la farina di castagne veniva sovente impiegata come rimedio terapeutico per combattere un eccessivo flusso mestruale o per prevenire, nelle donne gravide, dolori renali o rischi d'aborto.
Per quanto attiene l'apporto calorico, 100 g di castagne forniscono all'organismo 165 Kcal: un'ottima fonte di energia nel periodo autunnale.
Sempre con riferimento allo stesso quantitativo di prodotto, le castagne forniscono 395 mg di potassio, 81 mg di fosforo, 30 mg di calcio e 0,9 mg di ferro.
La castagna, come abbiamo detto è paragonabile a un cereale per la sua composizione, infatti contiene l'84% di carboidrati, il 9% di lipidi e il 7% di proteine; buono anche l'apporto di fibre utili all'attività intestinale.
La castagna può essere consumata sia cruda, sia cotta.
I modi più tradizionali di cottura della castagna è quello di lessarla in acqua, oppure cuocerle alla brace per ottenere le caldarroste.
Una volte cotte, possono essere consumate semplicemente così, oppure essere impiegata per la realizzazione di tante ricette sia dolci, sia salate.
In particolare, la castagna lessa è uno degli ingredienti per la preparazione del Montblanc, un dolce a base di castagne e panna, oppure per realizzare delle puree per farcire verdure o tagli di carne.
Dal canto suo, con le caldarroste si preparano tante zuppe invernali a base di legumi o altre verdure di stagione.
Un cenno particolare merita la farina di castagne, ingrediente fondamentale per la preparazione di alcuni piatti regionali, come per esempio il castagnaccio in Toscana.
Essa si ricava dalle castagne essiccate e grazie alla sua composizione simile a quella dei cereali viene spesso utilizzata come farina alternativa per la preparazione di biscotti o torte, in particolare, il suo impiego è diffuso tra le persone che soffrono di allergia o intolleranza al glutine.
Se ti abbiamo fatto venire voglia di cucinarle ecco tutte le nostre proposte di ricette con le castagne!
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