Pastiera napoletana: perché le strisce devono essere 7?

Quante strisce di pasta frolla deve avere la pastiera napoletana? La tradizione dice che devono essere rigorosamente 7. Scopriamo insieme il perché.

Dalla sirena Parthenope fino alla leggenda del mare: la vera pastiera napoletana viene realizzata esclusivamente con 7 strisce di pasta frolla. La sua particolare forma e le sue strisce sono da sempre infatti causa di dibattiti, la verità però è solo una: a Napoli la pastiera si mangia solo se realizzata con 7 strisce, scopriamo perché!

Storie vere o semplici leggende, cosa conosciamo della pastiera napoletana?

Non è Pasqua senza l'inimitabile pastiera, un dolce di origine partenopea con una base di pasta frolla, crema di grano, ricotta e canditi.

Il suo sapore delicato, e allo stesso tempo unico, fa sì che sia tra i dolci più desiderati in questo periodo, e non solo. Negli ultimi tempi infatti, specialmente a Napoli, sono numerose le pasticcerie e i forni che realizzano la pastiera tutto l'anno, non solo a Pasqua.

Ma oltre al grano cotto, la ricotta rigorosamente di pecora e i canditi, la ricetta prevede un'altra "regola": la superficie della pastiera deve essere esclusivamente ricoperta da 7 strisce di frolla utili a formare dei rombi!

Negli anni ci si è domandati il perché di queste 7 strisce, la verità che ancora tutt'oggi una risposta certa non c'è, esistono però delle leggende: i meno fantasiosi parlano però di necessità per la buona riuscita del dolce.

La chiusura della parte alta della pastiera, 3 strisce sotto e 4 sopra, permetterebbe infatti all'impasto di ricotta e canditi di non fuoriuscire durante la cottura in forno. Sarà vero?

La leggenda della sirena Parthenope e i suoi 7 doni ricevuti

La prima leggenda sulle 7 strisce della pastiera napoletana risalgono al culto della sirena Parthenope che, sempre seconda la tradizione, fondò la bella città di Napoli.

La storia racconta che la stessa Parthenope venne omaggiata dal suo popolo con 7 doni: farina, grano, ricotta, uova, fiori d'arancio, frutti canditi e infine zucchero.
I doni simboleggiavano ricchezza e abbondanza, e fu proprio dalla mescolanza di questi ingredienti che la giovane sirena realizzò e donò successivamente al popolo partenopeo quella che oggi chiamiamo pastiera napoletana.

Secondo la leggenda le 7 strisce indicherebbero il numero di regali ricevuti da Parthenope.

La leggenda del mare e dei suoi pescatori

La seconda leggenda narra invece la storia di alcune mogli di pescatori e dei loro doni.

Un giorno infatti le stesse donne decisero di donare al mare delle ceste con all'interno 7 preziosi regali (zucchero, grano, ricotta, uova, farina, canditi e fiori d'arancio) come buon augurio per il ritorno sulla terraferma dei rispettivi coniugi.

Non era infatti così improbabile essere colpiti da tempeste marine durante le battute di pesca. Il giorno dopo accadde però qualcosa di magicamente inspiegabile: le onde del mare fecero emergere una dolce pastiera napoletana realizzata appunto con quegli stessi ingredienti. Anche in questo caso le 7 strisce di frolla raffigurerebbero esattamente il numero di doni fatti dalle donne verso i propri uomini.

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